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Un ricordo di Giulio Sairoli

  • Paola Montonati

sairoli 1Per ricordare la tragedia della Prima Guerra mondiale, vi presentiamo la piccola storia di uno studente pavese come tanti, che dall’Università passò ai campi di prigionia tedeschi, dove mori a 19 anni.

“Il monumento ai caduti in Università racconta anche del suo sacrificio”.
E’ con queste parole che Lamberto Sairoli, di Pavia, ricorda commosso la figura dello zio Giulio Sairoli, scomparso tragicamente a soli 19 anni nel corso della prima guerra mondiale.
Nella sua storia c’è tutto il dramma di un paese che, fino a pochi anni prima, credeva di essere immune alla guerra e invece scoprì di essere del tutto indifeso a una tragedia cosi grande.
Dopo essersi iscritto al primo anno di giurisprudenza, Giulio si era unito a una piccola compagnia filodrammatica come attore, tanto che agli inizi del 1915 aveva recitato nella commedia “La stroncatura” dell’amico Angelo Rognoni, presso il Circolo Impiegati di Pavia.
Ma nel 1917 il ragazzo ricevette la cartolina di precetto e venne inviato come ufficiale di fanteria sul fronte dell’Isonzo.
sairoli 2“Mio zio era figlio di un medico provinciale” ricorda Lamberto “Con la famiglia, il dottor Lamberto, da cui ho preso il nome, ha avuto posti di responsabilità sanitaria in diversi capoluoghi della Lombardia e dell’Emilia. In famiglia si è sempre ricordato come lo zio Giulio sia andato in guerra giovanissimo, nonostante suo padre, proprio con le sue conoscenze, avrebbe potuto cercare di tenerlo lontano dalle zone calde del conflitto”.
E il 24 ottobre di quello stesso anno, dopo la disfatta di Caporetto, Sairoli venne catturato dagli austriaci e condotto a Celle Lager, uno dei campi di concentramento tedeschi, che si trovava presso Hannover, dove sarebbe morto il 19 agosto del 1918 per una polmonite.
Per ricordarlo l’Università di Pavia gli conferì un anno dopo la laurea ad honorem ma “Che cosa resta oggi della storia di mio zio Giulio?” dice amareggiato suo nipote, quasi a ricordare come tanti soldati della prima guerra mondiale oggi sono solo un nome scolpito nella pietra di un monumento in loro onore.

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