San Michele Arcangelo, santo del raccolto
Il 29 settembre si festeggia San Michele Arcangelo, santo che è molto legato all'equinozio d'autunno, data dell’inizio del raccolto delle provviste per l’inverno, in particolare nel Pavese e in gran parte della penisola.
Gli studiosi raccontano che il culto dedicato all'arcangelo guerriero abbia cominciato a diffondersi in Italia grazie ai Longobardi, a partire dal VI secolo sotto papa Gregorio Magno (590-604), che cercava di contrastare le sempre più forti mire politiche da parte dei Bizantini.
L'opera di conversione venne sostenuta dalla regina Teodolinda con l’aiuto di uno dei più famosi santi/taumaturghi della chiesa celtica irlandese, San Colombano.
I Longobardi scelsero San Michele come loro protettore, vedendo in lui un equivalente cattolico del dio Odino, figura principale del culto germanico pagano.
Allora San Michele aveva un santuario sul Monte Gargano, in Puglia dove, narra lo storico Paolo Diacono, l'angelo guerriero apparve intorno al 500 all’arciere Gargano, che durante una battuta di caccia vide un magnifico toro bianco, che in seguito trovò davanti all'ingresso di una grotta protetto da San Michele.
In seguito Gargano si convertì al Cristianesimo e il monte sul quale la vicenda ebbe luogo divenne il primo e fondamentale luogo di culto di San Michele.
Grazie ai Longobardi, il culto di San Michele si diffuse a Pavia, capitale del regno Longobardo, dove sorgeva una Basilica dedicata al Santo, e in Piemonte, nella Val di Susa, dove c’è la Sacra di San Michele.
Come la Via Francigena, il percorso che conduceva al sepolcro dell'apostolo Pietro in Vaticano a Roma, le strade percorse dai fedeli devoti all'arcangelo formavano un itinerario che fu chiamato Via Micaelica, o Via dell'Angelo, oppure con l'antico nome di Via Sacra Longobardorum.
I tre grandi luoghi di culto di San Michele erano il santuario di Monte Sant'Angelo sul Gargano, la Sacra di San Michele presso Torino e l'abbazia benedettina di Mont Saint-Michel, in Francia, che si trovavano lungo una retta che, se prolungata verso sud-est, arriva alla vetta del Monte Carmelo, a Gerusalemme, un allineamento particolare che prende il nome di Linea di San Michele.