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Ron, cinquant’anni di musica

  • Paola Montonati

ron cantanteCinquant’anni di una carriera partita dalle risaie della Lomellina…

Rosalino Cellamare, oggi più noto come Ron, nacque il 13 agosto 1953 a Dorno, in provincia di Pavia, primogenito di un commerciante di olio d'oliva di origini pugliesi e, cresciuto a Garlasco, si avvicinò al mondo della musica grazie al fratello Italo, stimato pianista.

Così Rosalino cominciò a prendere parte ad alcuni concorsi musicali e nel 1967 partecipò alla quarta edizione della Fiera della Canzone Italiana di Milano dove, notato da uno scopritore di talenti della Rca, firmò un contratto con la It di Vincenzo Micocci.

Alla fine degli anni Sessanta si esibì con Christy e Gabriella Ferri al Cantagiovani, mentre nel 1970 arrivò sul palco del Festival di Sanremo dove, con il nome d'arte di Rosalino, cantò in coppia con Nada Pa’, diglielo a ma'.

L'anno seguente ebbe un buon successo con Il gigante e la bambina, scritto da Lucio Dalla e Paola Pallottino, presentato a Un disco per l'estate, e incise una cover in italiano della canzone di Cat Stevens Father and son, oltre a scrivere La storia di Maddalena, cantata da Sophia Loren nel film di Mario Monicelli La mortadella.

Nel 1971 Rosalino scrisse con Lucio Dalla, Sergio Bardotti e Gianfranco Baldazzi Piazza Grande, che Dalla portò a Sanremo l'anno seguente.

Dopo aver preso parte a Un disco per l'estate con Storia di due amici, pubblicò il suo primo album nel 1973, Il bosco degli amanti, che precedette Dal nostro livello, dove molti brani erano ispirati ai temi degli studenti di una scuola elementare di Cinisello Balsamo.

A metà degli anni Settanta Rosalino pubblicò il singolo, scritto da Mogol, Evviva il grande amore, per poi dedicarsi al cinema, recitando in Lezioni private, di Vittorio De Sisti, e L'Agnese va a morire, di Giuliano Montaldo, oltre che In nome del Papa Re, di Luigi Magni.

Passato alla Spaghetti Records, il cantante tornò in sala di registrazione nel 1978 con Occhi verdi mari calmi, che partecipò al "Festivalbar, mentre l'anno successivo fu chiamato da Francesco De Gregori e Lucio Dalla per curare gli arrangiamenti di Banana Republic, il tour con cui i due artisti percorsero l'Italia.

Il 1980 fu l'anno di Una città per cantare, l’album che contiene l'omonimo brano, cover di The Road di Danny O'Keefe, e primo disco in cui il cantante utilizzò lo pseudonimo di Ron, oltre a Q concert, realizzato con Ivan Graziani e Goran Kuzminac.

Dopo Al centro della musica, disco noto per il brano Si andava via, nel 1982 Ron vinse il Festivalbar con Anima e pubblicò il disco Tutti cuori viaggianti.

L'anno seguente incise Calypso, che vide la collaborazione di Mauro Malavasi, Jimmy Villotti e Fabio Liberatori, mentre nel 1984 il singolo Joe Temerario fu scelto come sigla di Domenica In e per la colonna sonora di Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli, dove Ron comparve nei panni di se stesso.

A metà degli anni Ottanta il cantante pavese pubblicò l'album Ron, con un duetto con la debuttante Angela Baraldi e il brano E’, l’Italia che va.

Nel 1988 tornò al Festival di Sanremo con Il mondo avrà una grande anima e, dopo aver prodotto Sono cose che capitano, primo disco di Biagio Antonacci, nel 1990 scrisse Attenti al lupo, che fu uno dei successi più clamorosi di Lucio Dalla.

Firmato un nuovo contratto discografico con la Wea, Ron incise l'album Apri, le braccia e poi vola, cui seguì Le foglie e il vento, con il singolo Non abbiam bisogno di parole.

Nel 1996 Ron vinse il Festival di Sanremo in coppia con Tosca cantando Vorrei incontrarti fra cent'anni, e partecipò al Concerto di Natale in Vaticano esibendosi nel brano Natale tutto l'anno e, tornato a Sanremo nel 1998 con Un porto nel vento, festeggiò i trent'anni di carriera nel 2000 con la trasmissione tv Una città per cantare.

Il cantante nel 2002 intraprese un tour con Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori e Pino Daniele, mentre nel 2007 pubblicò il disco Rosalino Cellamare - Ron in concerto e, l'anno successivo, incise l'album d’inediti Quando sarò capace d'amare.

Nel 2014 Ron partecipò alla 64esima edizione del Festival di Sanremo, con i brani Sing in the rain e Un abbraccio unico, comparso nell’omonimo album, prodotto da Roberto Vernetti e che vide la collaborazione con Mattia Del Forno in diversi brani, per poi tornare al Festival sanremese nel 2017 con il brano L'ottava meraviglia e nel 2018 con un brano dal suo amico Lucio Dalla, scomparso da poco, Almeno pensami.

Il 31 agosto 2018 fu protagonista del programma televisivo Lucio! trasmesso su Canale 5 insieme a Michelle Hunziker e tanti altri artisti come omaggio a Lucio Dalla.

Nel febbraio 2019 accettò l'invito di Paolo Kessisoglu e, con altri artisti, incise la canzone C'è da fare, in aiuto alle persone colpite dal crollo del Ponte Morandi.

Ron il 28 maggio 2021 ha pubblicato il singolo Abitante di un corpo celeste, che anticipa l'uscita del suo nuovo album prevista per la fine dell’anno. 

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