Raccontare la Pasqua: Le tradizioni ortodosse
La data della Pasqua ortodossa non coincide con quella cattolica, poiché la chiesa ortodossa segue il calendario giuliano e non il gregoriano, anche se spesso le due festività cadono nello stesso giorno.
La Pasqua ortodossa è celebrata la prima domenica dopo la prima luna dall’equinozio di primavera. Una settimana prima della Pasqua gli ortodossi festeggiano l'ingresso di Gesù a Gerusalemme o la Domenica dei salici, poiché, secondo la credenza popolare, ogni anno spuntano a primavera le gemme dei salici.
Gli ortodossi conservano nel corso dell'anno i rametti dei salici benedetti per abbellire le icone e proteggere le case dalle malattie.
Alla Domenica dei salici segue la settimana santa, la più rigida per quanto riguarda il digiuno, dove chi lo osserva rinuncia non soltanto alla carne, al latte e al pesce, ma anche all'olio.
Il lunedì santo il Patriarca russo celebra la cerimonia della benedizione del crisma, una miscela particolare di oli profumati, resine e altre sostanze, distribuito a ciascuna parrocchia per compiere il rito del battesimo e della cresima e dell'unzione degli infermi.
La preparazione liturgica alla Pasqua inizia il mercoledì, quando ha luogo la prima celebrazione dedicata alla Passione del Signore, che anticipa la celebrazione mattutina del giovedì, dove gli ortodossi ricordano l'Ultima cena e si comunicano in ricordo della prima Eucarestia.
Durante il Giovedì Santo i credenti a casa dipingono le uova, preparano la Paskha, una torta di ricotta con frutta candita, mandorle e uva passa e mettono in forno i Kulich, dolci cilindrici simili al panettone, poi di sera vanno a messa dove vengono letti i dodici passi del Vangelo della passione di Cristo.
Tutto il Venerdì Santo è dedicato esclusivamente alle liturgie, la mattina si leggono le Ore. Alle 14 inizia la compieta santa, dove si ricorda la morte di Gesù e la sua Deposizione, mentre al centro della chiesa si espone un lenzuolo con la raffigurazione del Cristo morto e ha termine con la sepoltura del sudario che viene portato all'altare.
Il sabato per commemorare la presenza di Cristo nel sepolcro, i padroni di casa si affrettano a imbandire una ricca tavola, mentre i bambini e gli anziani corrono in chiesa a benedire i Kulich, le Pashka e le uova preparate il giovedì prima.
Il sabato a mezzanotte i fedeli si riuniscono, accendono un cero e seguono la croce che viene portata in processione, le campane suonano a festa e tutti si abbracciano tre volte, poi inizia la liturgia pasquale che dura fino all’alba.
La mattina del giorno di Pasqua le famiglie si recano sulla tomba di un parente, poi viene consumato il pranzo, su un coperto ricco di piatti di pesce e carni fredde.
Al centro della tavola è posta la cesta delle uova colorate e il pranzo inizia con la tradizionale battaglia delle uova, dove ognuno sceglie un uovo e lo tiene in modo che si veda solo un estremo, che il vicino cercherà di colpire.
Alcune tradizioni legate alla Pasqua uniscono credenze cristiane e pagane, ad esempio il giorno di Pasqua s’indossano vestiti nuovi e ci si deve alzarsi all’alba per prevedere come sarà il tempo nell’estate seguente.
Gli altri giorni del periodo pasquale sono abbinati a un significato particolare, il mercoledì non si lavora, in modo che il raccolto non sarà rovinato dalla grandine, il giovedì è il giorno dedicato al culto dei defunti e il venerdì è il giorno dove chiedere il perdono dai propri cari e dai propri amici.