Ernestino Ramella, un attaccante dal Pavese
Buon compleanno a Ernestino Ramella (Zinasco, 7 aprile 1955), una delle eccellenze calcistiche del pavese. Attaccante rapido di manovra, poi allenatore giramondo in tutti i sensi.
Nato nella frazione di Sairano conserva qui ancora tutte le radici familiari, e dove torna appena può.
Dopo i classici calci al pallone in paese e soprattutto in campagna, viene scovato da alcuni osservatori, così poco più che adolescente, passa al Varese, a quel tempo forza nascente del calcio italiano, sotto l'egida di Giovanni Borghi, patron della Ignis. Si divide tra allenamenti, partite e la vita al Collegio De Filippi, in quella che diventerà poi la sua città d'adozione. S’impone per il suo gioco veloce e rapido, facilmente individuabile per la zazzera bionda e per il baffo malandrino. Esordisce in prima squadra a diciotto anni, nella stagione 1973-74, in Serie B, mettendosi subito in luce segnando ben 4 reti in sole 8 presenze, contribuendo alla promozione in Serie A dei biancorossi. Suoi compagni del tempo sono il futuro campione del mondo Giampiero Marini, Giacomo Libera ed Egidio Calloni.
Nella massima serie, Ramella fa il suo esordio a 19 anni, il 6 ottobre 1974, prima giornata del campionato 1974-75, nella quale i biancorossi superano l'Inter per 2-0. Al termine della stagione trova spazio per un totale di 12 occasioni, di cui solo 6 dall'inizio, realizzando anche una rete, quella conclusiva contro la Sampdoria (4-0), all'ultima giornata di campionato, che segna anche la retrocessione dei bosini.
Tornato fra i cadetti, diventa centravanti titolare dei biancorossi, aumentando stagione dopo stagione il numero delle realizzazioni, fino a un massimo di otto nel 1977-78.
Nel campionato 1975-76 in Serie B, forma un attacco tra i più temuti della categoria, giovane e di prospettiva con Carlo Muraro e Walter Sabatini (poi ds di Roma, Inter e Sampdoria).
Con la retrocessione in Serie C dei varesini, Ramella lascia i biancorossi dopo sei stagioni, 143 presenze e 23 centri. Rimane però in Serie B, trasferendosi alla Ternana, giocando 14 partite, subendo però un grave infortunio, che ne condizionerà la carriera.
Dopo questa stagione prosegue la carriera tra Serie C1, C2 e Campionato Interregionale con la maglia di Piacenza, Novara, Pro Patria, Montebelluna, Legnano, per chiudere a casa nell'Oltrepò, arrembante società nata nel 1984 dalla fusione delle società di Stradella e Portalbera. Con i biancoverdi dell'Oltrepo' rimane quattro stagioni, conquistando anche risultati importanti per la piazza, vissute sempre con la fascia di capitano e da vero e proprio uomo simbolo. Conclude di fatto la sua carriera da calciatore nel 1991, con la retrocessione della formazione oltrepadana in Interregionale dopo 83 presenze e 16 reti. Nel periodo fa da chioccia a diversi giocatori tra cui Caniato, poi portiere di Inter e Venezia.
Inizia subito ad allenatore, prima nel settore giovanile del Varese. Per il campionato 1997-98, siede sulla panchina di Solbiatese in C2, quindi il grande balzo in Messico al Querétaro. Ritorna in patria e dal 2000 al 2003, guida il Legnano in C2. Siede quindi sulle panchine di Como, Gallaratese in Serie D. alternando esperienze in Messico alla guida di formazioni di spicco quali el Pachuca. Nel 2011-12, è di nuovo a Como, voluto dalla piazza, dove viene prima esonerato poi richiamato.
Nel 2013 subentra a Corrado Cotta alla guida della Caronnese, in Serie D, poi al Chiasso, nella Challenge League svizzera.
Nell'estate 2014 torna all'Equipe Lombardia come collaboratore di Emiliano Mondonico. Nel novembre 2014 diventa allenatore del Flamurtari, squadra della massima serie albanese. A inizio 2016 viene chiamato sulla panchina del Caravaggio, in Serie D. Tornando poi a Varese, dove viene esonerato dopo pochi mesi.
Risolto il contratto coi biancorossi, nell'estate del 2017 torna in Messico per allenare la seconda squadra del Club América. A fine febbraio 2019, viene chiamato alla guida del Pavia in Serie D, ma la sua esperienza dura poco più di un mese, al termine del quale rassegna le dimissioni.