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Mario Barisio, storico sindaco medese

  • Paola Montonati

cartolina mede inizio novecentoUn sindaco che fece molto per la Mede del secondo dopoguerra…

Mario Barisio nacque a Mede il 2 aprile 1902 da Carlo, imprenditore edile, e Maria Teresa Boccassi.

Da ragazzo frequentò le scuole locali poi la Scuola Tecnica di Milano, dove consegui la specializzazione di elettricista, in seguito apri a Mede un negozio di elettricista che tenne sino al momento in cui fu assunto dalla Società Elettrica Ovest Ticino.

Sposò nel 1926 Maria Luigia Necchi da cui ebbe una figlia, Maria Teresa.

Fu Sindaco di Mede dal 25 ottobre 1946 al 3 maggio 1952.

Mario ancora oggi è ricordato come un uomo laborioso e generoso che si adoperò molto sia nei confronti dei colleghi di lavoro che per i suoi concittadini che a lui si rivolgevano nell'immediato dopoguerra. per risolvere gli infiniti problemi che il confitto aveva lasciato.

Durante il suo mandato istituzionale si realizzarono molte opere pubbliche tra cui il primo tratto dell'attuale circonvallazione interna. la pista d'atletica presso lo Stadio Comunale,  l'approvazione del progetto dell'ospedale San Martino.

L’amato sindaco morì a Suardi, il 22 febbraio 1957. in un incidente sul lavoro e Mede gli ha dedicato la Sala Polifunzionale di Via Don Minzoni, attrezzata per ospitare conferenze. convegni. manifestazioni culturali. spettacoli musicali e teatrali.

Una storiella dialettale ben racconta chi fosse Mario Barisio e il suo modo di vedere la realtà.

Al Mario Baris e la Necchi

Un di un rapresentant dla Necchi, culla di makin da cusi, l’è andai in tla butega da eletricista dal Mario Baris  e ga dji: “Baris, crumpèg la Necchi per la vosa dona”.

“Ag l’hò giamò” l’ha rispost Baris pront.

“As tipo chi – al disa al rapresentant – al fa incasì i gas”

Mario Baris tut seri: “La mia – al risponda -, la fa i gas  e i farcio, am fa da mangià, la cùsa tùt, la lava in-cal-toni e ma fai incasì na’ fiola. La Necchi pusè muderna ag l’hò mi. La vosa la và no sicùr pusè ben che la mija. Sa vurìvend la vosa Necchi gandarà c’andé a un altr’us”

Per cui cal la san no, la dona ad Baris l’è Luisina La Necchi.

Mario Barisio e la Necchi

Un giorno, un rappresentante della Necchi, la ditta costruttrice delle macchine per cucire, andò nel laboratorio – bottega da elettricista di Mario Barisio e gli disse: “Barisio acquistate una Necchi per vostra moglie”

“Ce l’ho già” risponde pronto il Barisio.

“Questo tipo – dice il rappresentante – fa anche le asole”

Mario Barisio tutto serio: “La mia – risponde – fa le asole e le frittelle, mi fa da mangiare, cuce tutto, lava anche la tuta, e mi ha fatto una figlia. La Necchi più moderna ce l’ho io. La vostra non funziona certo meglio della mia. Se volete vendere la vostra Necchi occorrerà che vi rivolgiate ad un’altra porta”

Per quelli che non lo sanno, la moglie di Barisio è Luigina Necchi.

(da Giuseppe Masinari,  Mede - fra storia e cultura contadina in Lomellina, Roma , Noi pubblicisti, 1983 )

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