Grandi marchi, grandi aziende: Star
Un’azienda simbolo del brodo in scatola negli anni del boom economico…
Fondata da Regolo Fossati nel 1948 a Muggiò, per la produzione di carne in scatola, estratti di carne e preparati per brodo, la Star prese il suo nome dall’acronimo di Stabilimenti Alimentari Riuniti, anche se corrispondeva alla traduzione inglese del nome di Stella, moglie del signor Regolo.
L’unico figlio, Danilo, trasformò la piccola azienda in un’industria importante a livello nazionale quando riuscì a convincere Giovanni Nughes, noto chimico, a cedere alla Star l’esclusiva formula per la produzione dei dadi per il brodo, un’intuizione perfetta per un sostituto del brodo di carne, alimento proibitivo per le possibilità quotidiane del bilancio domestico del dopoguerra.
Il grafico Gino Pesavento nel 1950 disegnò il primo marchio aziendale, formato da lettere imponenti, leggermente graziate e incorniciate poi disegnò, nel 1952, anche il packaging del doppio brodo Star che riportava sulla confezione la celebre donnina.
gli anni del boom
Negli anni Sessanta la Star seppe interpretare le dinamiche evolutive dei consumi privati interni e le tendenze di fondo dell’industria alimentare italiana e nel 1965, in pieno boom economico, Augusto Maestri rinnovò il marchio inserendoli in una cornice simile a quella delle vecchie insegne di trattoria, quasi a suggerire un sentimento di familiarità, oltre alla produzione di una nota serie di spot per Carosello.
L’evoluzione dei bisogni e dei prodotti nel 1971 condusse la Star all’alleanza con la Sme, la grande finanziaria alimentare pubblica di proprietà del gruppo Iri.
Nel 1988, per esigenze di modernità, il marchio fu ulteriormente arricchito, il rosso rappresentava il colore dominante dell’azienda e il verde quello del prodotto leader, il dado, e insieme richiamavano la tradizione italiana di Star, con una fascia degli stessi colori e la scritta “Prodotti alimentari”.
L’anno successivo si cementò l’alleanza con il gruppo Danone e nel 1991 fu affidato a Landor Associates il restyling del marchio, con il lettering in colore rosso su fondo bianco, studiato per garantire un’alta leggibilità, e l’evoluzione della cornice, disegnata con un filo verde sagomato agli angoli, che si sviluppa in orizzontale tramite una fascia bicromatica gialla e verde.
La star oggi
Nel 2002 il marchio vide un altro restyling, eliminata la fascia bicromatica, la cornice risulta più ammorbidita e il lettering arrotondato alle estremità.
In quello stesso anno Luca Fossati, nipote del fondatore, mori nel disastro aereo di Linate, lascando l'azienda in una situazione economica molto difficile.
Infine nel 2009 il marchio fu sottoposto a un intervento di modernizzazione con l'aggiunta di due elementi gialli laterali e nel 2013 il restyling di Vittorio Mancini & Associati vide l'alleggerimento della composizione.
Nel 2013 Star fu acquisita dal gruppo spagnolo Gbfoods, con un fatturato da 1000 milioni e 1800 dipendenti nel mondo.
Poi nel 2018, dopo anni di battaglie sindacali, gli spagnoli annunciarono il rilancio del sito di Agrate, con nuovi capannoni per 19mila mq, dove razionalizzare le produzioni e introdurre la lavorazione del brodo liquido in brick.