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Le leggende di San Valentino

  • Paola Montonati

 

leggende valentino 1Attorno alla figura di San Valentino, vescovo di Terni vissuto nel III secolo d. C, sono nate molte belle leggende, che lo hanno reso il protettore degli innamorati.

Amore per sempre

Il giovane centurione romano Sabino era innamorato di una ragazza di Terni, Serapia, appartenente a una nobile famiglia della borghesia romana.

Ma il loro amore sembrava impossibile in quanto il ragazzo era pagano mentre Serapia era una cristiana.

Allo scopo di superare l’ostacolo, la ragazza chiese aiuto al vescovo Valentino, che riuscì ad avvicinare Sabino alla religione cristiana, tanto che in poco tempo i due ragazzi iniziarono a preparare le nozze.

Ma pochi giorni prima dell’evento Serapia si ammalò di tisi e, in punto di morte, chiese a Valentino di celebrare la sue nozze con l’amato.

Nello stesso momento in cui i due giovani pronunciavano i voti sacri, Serapia spirò e subito dopo anche Sabino la seguì nella morte.

Valentino e i bambini

Tutte le sere, prima che i bambini tornassero a casa dopo aver giocato nel suo giardino tutto il giorno, Valentino regalava a ciascuno un fiore da donare ai loro genitori, come segno di riconoscenza ed affetto.

Da allora nel giorno di San Valentino vengono fatti dei piccoli doni a chi si vuole bene con tutto il cuore.

I colombi di Valentino

Quando Valentino venne condannato a morte dall’imperatore Valeriano, tutte la sue proprietà vennero chiuse e tra queste c’era anche il suo giardino, dove molti bambini trascorrevano le giornate giocando e passeggiando nel verde.

Il vescovo era molto preoccupato per il destino dei bambini che amava cosi tanto, ma la sua preoccupazione non durò molto. Infatti, pochi giorni dopo, una piccola folla che si trovava vicino al giardino vide arrivare due colombi che portavano un sacchetto a forma di cuore e una chiave.

leggende valentino 2I bambini riconobbero la chiave del giardino di Valentino, che aveva voluto fare un ultimo dono a chi lo aveva amato così tanto.

La rosa del perdono

Mentre passeggiava nel suo giardino, Valentino sentì al di là del muro di cinta le voci di due fidanzati che stavano litigando.

Deciso ad aiutarli, il vescovo uscì dal giardino con in mano una bellissima rosa e chiese ai due ragazzi di riconciliarsi stringendo senza pungersi il gambo e chiedendo perdono a Dio per quello che avevano fatto.

Poco tempo dopo Valentino, agli inizi di febbraio, benedisse l’unione dei due fidanzati e da allora il 14 febbraio divenne il giorno degli innamorati

 

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