La Madonna della Stella
Poco fuori dalle mura di Pavia, la chiesa di Santa Maria in Betlem ospita il dolce ricordo di una leggenda che congiunge idealmente Venezia e Pavia, religione e fiaba.
Tanto tempo fa, in un giorno d’inverno, nella Laguna Veneta, si trovavano ancorati a un porto numerosi barconi carichi di merce che erano diretti verso Pavia.
Mentre i marinai stavano preparandosi per il viaggio del giorno dopo, sopraggiunse ad un tratto una povera donna con un neonato in braccio in cerca di una nave che le desse un passaggio fino a Pavia, ma tutti gli equipaggi delle navi, temendo che una donna avrebbe dato solo problemi, si rifiutarono.
Solo i marinai di “paron” Antonio, mossi da simpatia e compassione, non respinsero la sua preghiera e non solo l’ accolsero a bordo della nave, ma le offrirono di riposare nella branda del capitano e divisero con lei il poco cibo che avevano, poi tutti si misero a dormire in attesa di salpare la mattina dopo.
Ma all’alba del giorno successivo, “paron” Antonio e i suoi uomini vennero destati dal suono di numerose campane a festa, e tutti sapevano che nella laguna non c’erano chiese..
Deciso a scoprire che cosa era successo, l’equipaggio uscì sul ponte e rimase stupito nel vedere che durante la notte era caduta una fitta nevicata e notarono che la loro barca era in un luogo completamente diverso da dove si trovano la sera prima.
Gli uomini videro a destra la sagoma di una città con più di cento torri, e a sinistra la chiesa di Santa Maria in Betlem le cui campane suonavano a festa.
Il “paron” capì che in qualche modo misterioso erano arrivati a Pavia, ma dove era finita la donna col bambino?
Dopo inutili ricerche, gli uomini notarono che sulla neve fresca erano comparse delle orme d’oro.
Seguendole videro da lontano, fra i primi bagliori dell’alba, una figura fatta di luce che si muoveva verso una meta ben precisa.
Dopo averla seguita a lungo i marinai videro la figura entrare nella porta spalancata della chiesa.
Nella speranza di capire che cosa fosse successo, l’equipaggio entrò nella chiesa e subito vide sul primo altare a sinistra una Madonna con il Piccolo Gesù in braccio e una grande stella tra le dita, che somigliava in modo incredibile alla donna che aveva viaggiato con loro quella stessa notte.
Comprendendo la natura del miracolo di cui erano stati protagonisti, gli uomini caddero in ginocchio ed elevarono un inno di ringraziamento alla Madonna.
Solo qualche tempo dopo “paron” Antonio seppe che durante quella notte lungo il corso del Po e del Ticino molti abitanti di Pavia avevano visto la sua nave procedere silenziosamente sotto la guida di una grande stella, quella dei mari.