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L'arte è emozione: Dante Gabriel Rossetti Beata Beatrix

  • Paola Montonati

beatrix rossetti 1Noto per essere uno dei capolavori della pittura simbolista, il dipinto fa parte di un ciclo di dipinti ispirati alla Vita Nova e alla Commedia dantesca.

Modella del dipinto è Elizabeth Siddall, moglie di Dante Gabriel, morta nel 1862 a causa di un’eccedente dose di laudano, adatta alla rappresentazione simbolica del passaggio dalla vita terrena a quella spirituale di Beatrice Portinari, la donna amata da Dante Alighieri.
La figura di Elizabeth morente è per gli spettatori come un’apparizione controluce, protesa in un'estasi mortale, con il volto sollevato all’indietro raffigurato in un ultimo momento di vita, mentre le sue palpebre chiuse preannunciano l’imminente trapasso dal mondo terreno a quello Divino.

Sulle mani abbandonate, già prive di vita, una colomba dalle piume scarlatte, simbolo dello Spirito Santo che arriva per condurre in cielo Beatrice ma anche funesto messaggero di morte, fa cadere un papavero dai petali bianchi, evidente riferimento all’oppio con cui la Siddall trovò la morte, ma anche del veleno e del turbamento interiore.

L’autore

beatrix rossetti 2Dante Gabriel Rossetti, pittore e poeta inglese, nacque a Londra il 12 maggio 1828 ed era il primogenito di un politico italiano esiliato, uno studioso di Dante. La famiglia viveva un’atmosfera carica di religiosità e senso artistico.

Interessato fin da piccolo alla pittura, alle più varie discipline artistiche e alla poesia, nell’adolescenza Dante scelse di essere un pittore, continuando però a scrivere liriche e a tradurre dall'italiano.

Nel 1848, con gli amici Hunt Millais, fondò la Confraternita Preraffaellita, un progetto di rifiuto della pittura accademica di origine rinascimentale per usare lo stile di Raffaello come una ribellione della società Vittoriana. 

Dante nel 1849 s’innamorò di Elizabeth Siddal, che chiamava Guggums, poi modella della maggior parte dei suoi quadri e anche soggetto di un largo numero di disegni.

Negli anni Cinquanta Rossetti si concentrò soprattutto sugli acquarelli ispirati al Medioevo, che furono un'ultima manifestazione del romanticismo inglese, ispirata alle poetiche simboliste europee.

I lavori del pittore, basati su una rievocazione che è più legata al mito che non alla riscoperta vera del periodo medievale, trovarono subito un vasto consenso di  pubblico.

Nel 1860, Rossetti sposò Elizabeth, che ormai vedeva come la donna angelicata preraffaellita, ma la ragazza morì due anni dopo per un'overdose di laudano, probabilmente intenzionale, gettando il pittore nella disperazione. 

Ormai tornato alla pittura a olio e in particolare alla raffigurazione di donne bellissime, ritratte con una pennellata ricca e sensuale, spesso con riferimenti letterari o mitologici, Rossetti usò come sua nuova modella la moglie di William Morris, Janey, dai lunghi capelli ricci, labbra carnose e sguardo ardente. 

Rossetti si innamorò di Janey, ma questo lo portò a rompere nel 1875 i legami con Morris, che era diventato il suo socio in affari.

Nei suoi ultimi anni il pittore fu un eccentrico eremita, dedito a droghe e alcool, e questo lo portò a morire paralizzato e in povertà il 9 aprile 1882 a Birchington.

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