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Il Pavese tra le due guerre: Benedetta Cambiagio Frassinello

  • Paola Montonati

santa benedettaLa donna che creò un istituto faro di speranza nella Pavia degli anni Venti…

Benedetta Cambiagio Frassinello nacque a Langasco, in provincia di Genova, il 2 ottobre 1791, ultimogenita di una povera famiglia.

Nel 1809 i Cambiagio arrivarono a Pavia per gestire un negozio specializzato nella vendita di grano e verdure, Benedetta si impegnò nell’aiuto ai genitori e nella gestione della casa, ma aiutava anche i poveri, spingendosi a raccogliere legna nei boschi per riscaldare le loro case.

Sui vent’anni, anche se era incline alla vita consacrata, Benedetta sposò Giovanni Battista Frassinello, un operaio di Ronco Scrivia, fervente cristiano, ma la loro unione non vide la nascita di figli e così, d’accordo col marito, la giovane visse con lui come una sorella.

Otto anni dopo Benedetta pensò di entrare fra le Cappuccine di Genova, ma esortata dal suo direttore spirituale, decise di assistere una delle sue sorelle, colpita da un tumore all’intestino.
Nel luglio 1825 chiese di essere accolta nel Conservatorio di Capriolo, in provincia di Brescia dove vivevano religiose di diversi istituti soppressi da Napoleone, ma a causa delle sue condizioni di salute dovette tornare a Pavia e li. dopo un'apparizione di san Girolamo Emiliani che la guarì, avvertì la vocazione di prendersi cura delle ragazzine abbandonate che vivevano nella strada esposte ad ogni pericolo, mentre il marito entrò, come fratello laico,  tra i Somaschi.

Anche se era incoraggiata dal vescovo Luigi Tosi, Benedetta incontrò una forte opposizione dal padre, così traslocò in un’abitazione presa in affitto, con il marito.

Anche la nuova casa si rivelò però insufficiente ad ospitare le ragazze che chiedevano aiuto, e a questo punto intervenne, Angelo Domenico Pozzi, che acquistò per la giovane un immobile nelle vicinanze del Collegio Borromeo e le lasciò un legato che le assicurasse il minimo per vivere.

Accanto a Benedetta si formò un gruppo di volontarie che collaboravano per educare le giovani ospiti.

Il governo austriaco del Lombardo - Veneto riconobbe l’attività svolta dall’istituto, autorizzandolo a ricevere lasciti e Benedetta acquistò uno stabile adiacente, dove ospitò alcuni gruppi di ragazze abbandonate.

Ma per le sopravvenute difficoltà economiche il vescovo cambiò atteggiamento nei confronti della Cambiagio, anche a causa delle famiglie aristocratiche, che esigevano i servizi da parte delle ragazze dell’istituto, mentre la giovane era contraria.

Il vescovo ordinò a Benedetta di dare le dimissioni dal suo ufficio e di andarsene da Pavia, la giovane obbedì il 1 aprile 1837 consegnò a Caterina Bonino, in qualità di direttrice, tutto quanto aveva acquistato e possedeva e il 16 giugno 1838 cedette al vescovo beni immobili e mobili, infine nel 1840 il governo riconobbe l’opera con il nome di Pia Casa delle Figlie Derelitte.

Benedetta tornò col marito a Ronco Scrivia e  lì aprì una scuola,  con l’aiuto di alcune volontarie che non avevano voluto abbandonarla, e che furono il primo seme della Congregazione delle Suore della Provvidenza.

Nel 1851 la giovane tornò a Pavia per inaugurare una casa-ricovero nell’ex monastero di San Gregorio, grazie all’aiuto di un nobile, il dottore Giovanni Dossi, con reparti per le fanciulle abbandonate, per le educane e per le pensionanti.

In seguito la Cambiagio, dopo aver lasciato Casa San Gregorio a una suora della sua confraternita, stava per andare a San Quirico in Polcevera, in provincia di Genova, per aprire una scuola per ragazze povere.

Ma durante il viaggio, un attacco cardiaco  costrinse Benedetta a fermarsi a Ronco dove  morì il 21 marzo 1858 e fu sepolta tra i poveri nel cimitero comunale.

Il marito, che viveva a Pavia nella Casa San Gregorio, le sopravvisse per  quindici anni.

Durante la seconda guerra mondiale, il 7 luglio 1944 una bomba colpì la tomba di Benedetta, disperdendone i resti.

Negli anni Cinquanta cominciò il processo di canonizzazione di Benedetta.  che portò al riconoscimento della eroicità delle virtù ad opera di Giovanni paolo II nel luglio 1985, alla sua beatificazione il 10 maggio 1987 e alla proclamazione come santa il 19 maggio 2002, ed è  commemorata il 21 marzo.

A Pavia, in quella che fu la Pia Casa delle Figlie Derelitte, dal 1956 denominata Istituto Benedetta Cambiagio, le suore della Provvidenza vi tornarono solo nel 1961.

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