I mille volti dello sport: Luigi Beccali Da Milano a Los Angeles
Nato il 19 dicembre 1907 a Milano, Luigi Beccali era il quarto figlio di un impiegato delle Ferrovie dello Stato e giovanissimo iniziò a interessarsi a ciclismo e atletica.
Grazie anche all’allenamento con Dino Nai, nel 1928 Beccali si aggiudicò il titolo italiano dei 1500 metri piani, che riconfermò nei tre anni successivi.
Dopo aver segnato il miglior tempo stagionale nella sua specialità, il giovane atleta nel 1932 arrivò in California per partecipare da protagonista assoluto nel 1500 metri dei giochi della X Olimpiade, anche se non godeva di un forte credito internazionale davanti alla squadra a stelle e strisce, ai formidabili nordici, agli inglesi e ai canadesi.
Ma Beccali “era giunto alla prova magro e asciutto, come un puledro alla vigilia del Derby” e stupì tutti, sbaragliando i rivali provenienti da ogni parte del mondo.
Giovedì 4 agosto, dopo una falsa partenza, il giovane atleta diede vita a uno spettacolo sotto il segno dei Cinque Cerchi difficile da dimenticare, nella terra degli Studios e delle star di Hollywood.
Il primo giro aveva in testa lo svedese Ny e l’azzurro era solo alla quinta posizione, poi ai 700 metri il canadese Edwards e l’americano Cunningham tentarono di scattare, mentre Beccali aspettava il momento buono alla settima posizione.
Alla campana dell’ultimo giro, l’italiano era lontano di una ventina di metri dalla testa della corsa, ma sul rettilineo opposto all’arrivo, l’inglese Cornes ruppe gli indugi e cercò di arrivare primo, ma Beccali, rapidissimo e con un tempismo perfetto, seguì il al britannico, raggiunse poco dietro di lui Edwards e con un grandissimo scatto da velocista li bruciò entrambi impietosamente.
Beccali vinse l’oro con il tempo di 3’51″2, allora un nuovo record olimpico, e con una folla festante che gridava “Italy…Italy…”.
L’anno successivo il campione eguagliò con 3’49″2 il record mondiale di Jules Ladoumègue, che dopo migliorò portandolo a 3’49″0, oltre ad avere il record mondiale nelle 1000 iarde con 2’10″0 e quello italiano negli 800 e 600 metri piani, rispettivamente con 1’50 e 3/5 (a soli 6 decimi da quello mondiale) e 1’20 e 2/5.
Nel 1934 Beccali vinse l’oro agli Europei di Torino nei 1500 metri, oltre ad un nuovo titolo italiano e nel 1935 si aggiudicò il quinto alloro nazionale nei 1500 metri e uno nei 5000 metri piani.
Dopo essersi laureato di nuovo Campione italiano nei 1500 metri, nel 1936 l’azzurro prese parte alle Olimpiadi di Berlino dove, per una ferita a un piede, non riuscì a vincere nei 1500 metri, anche se ebbe un eccellente bronzo, poi riconfermato due anni dopo agli Europei di Parigi.
Lasciato il mondo dello sport, Luigi Beccali trasferì per motivi di lavoro negli Stati Uniti, dove morì il 29 agosto 1990 a 82 anni.