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I cucu' dal Zerb

i-cucu-dal-zerbOgni paese ha la sua storia.

Vera o falsa che sia. Risaputa, sconosciuta o semplicemente ancora da scrivere, da raccontare.

Oggi mi trovo a circa 25 km da Pavia, in uno degli ultimi paesi della provincia, quasi sul confine che segna il passaggio in Emilia Romagna. Sono a Zerbo, o meglio, qui lo chiamano al Zerb!

Quattrocento anime o poco più, situato sulla riva del Po, lontano dai rumori della città e ancora immerso in un’atmosfera a tratti senza tempo. Ci si conosce tutti, il dialetto è la lingua che va per la maggiore e non è poi così raro scorgere qualcuno che cammina ancora con la classica “caplina” di paglia, tanto in voga un tempo.

Nei documenti ufficiali i suoi abitanti sono noti come zerbesi, ma tra la gente del posto la realtà è un'altra: se abiti a Zerbo sei un cucù!

Si narra infatti che, in un tempo imprecisato, un abitante del luogo si fosse recato a fare una passeggiata sulle rive del Po, quando, improvvisamente, vide levarsi dagli alberi davanti a sé qualcosa di indefinito che emetteva strane grida. E, vuoi perché era in parte accecato dal sole, vuoi perché si lasciò suggestionare facilmente, finì (come spesso accade) col colorire troppo l’accaduto. Una volta giunto in paese riportò subito agli altri abitanti quel suo strano incontro che tanto lo aveva spaventato, raccontando  così la bizzarra visione. Inutile dire che il fatto suscitò non poche risa tra i suoi compaesani, i quali non ci misero molto a comprendere il disguido. Probabilmente, infatti, il mal capitato aveva col suo passaggio spaventato uno dei tanti cuculi che vivevano negli ombrosi boschi lungo il Po. E quelle che erano sembrate strane grida, in realtà non erano altro che il verso del suo canto, quel suo “cu-cu” che ancora oggi si sente attraversando le campagne di Zerbo.

Questa storia si diffuse di bocca in bocca davvero velocemente diventando nota anche nei paesi vicini.

E così, anche adesso a distanza di anni, per prendere in giro uno zerbese - o anche solo un credulone – non c’è modo più tradizionale che definirlo semplicemente un cucù.

                                                                                                                                                     Laura Marenghi

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