Grandi marchi, grandi aziende: Mondadori
Una casa editrice che ha contribuito alla cultura dell’Italia del Novecento…
La Mondadori fu fondata da Arnoldo Mondadori a Ostiglia, in provincia di Mantova, il 28 aprile 1912, allo scopo di continuare l'attività editoriale intrapresa fin dal 1907 dal suo fondatore.
Fu la Bibliotechina de La Lampada, volumetti per ragazzi, illustrati dai magnifici disegni di Antonio Rubino, Bruno Angoletta e di Filiberto Scarpelli, a essere la prima collana pubblicata dalla casa editore fra il 1912 e il 1913, con direttore Tomaso Monicelli, che era il cognato di Arnoldo.
Nel 1919 furono trasferiti a Milano gli uffici amministrativi e commerciali della Casa editrice e nel 1921 si costituì una nuova società con sede a Verona che assorbì la Mondadori.
Successivamente, nel 1923, fu trasferita a Milano anche la direzione editoriale.
Nel 1926 nacque un'altra prestigiosa collana, Le scie, avviata su idea di Enrico Piceni, oltre alla collana Romanzi che proseguirà fino al 1945, con gli autori più importanti dell'epoca come Virgilio Brocchi, Massimo Bontempelli, Giuseppe Antonio Borgese, Annie Vivanti, Liala, Sibilla Aleramo, Filippo Tommaso Marinetti, Antonio Fogazzaro, Luigi Pirandello e Giovanni Verga.
Un'altra fortunata iniziativa editoriale fu avviata nel 1929, con la collana I libri gialli, cui seguirono I Libri Azzurri (1930 -1936), che proponevano le opere dei più importanti autori italiani, I libri Verdi(1932 -1941) Biblioteca Romantica (1931 -1942) e I Romanzi della Palma (1932 -1943).
Successivamente, dopo aver strappato i diritti alla Casa editrice Bemporad, la Mondadori pubblicò anche Tutto il Teatro di Pirandello (1933 -1938) e nello stesso anno uscì la nuova collana dei Gialli Economici (1933 -1942).
Nel 1933 ci fu l’arrivo della Medusa (1933 -1971), collana dove furono editi i romanzi di Mauriac, Zweig, Mann, Hesse, Lawrence, Huxley, Gide e Woolf, a cui si aggiunsero successivamente autori americani come Dos Passos, Lewis e Faulkner.
Invece nel 1935 venne siglato l'accordo per la cessione a Mondadori della produzione disneyana e il settimanale Topolino, edito dalla fine del 1932 dall'editore Nerbini di Firenze.
Nel 1940, per iniziativa di Alberto Mondadori e di Arturo Tofanelli, venne avviato il progetto di Lo Specchio, una delle più prestigiose e rappresentative raccolte di poesia italiana contemporanea.
Dopo la guerra due collane segnano la ripresa dell'attività editoriale della casa editrice, Il Ponte (1946 -1960) e I Classici Contemporanei Italiani (1946 -1976) oltre a I Classici Contemporanei Stranieri (1947 -1975) e Biblioteca Moderna Mondadori (1948 -1966).
Nel 1965, preceduta da un'intensa campagna pubblicitaria, iniziò per la Mondadori un'avventura che cambiò per sempre il volto dell'editoria italiana, con la collana degli Oscar che ancora oggi è il cuore della casa editrice.
E nel 1969 nacque una nuova collana fra le più prestigiose, I Meridiani, con l'intento di creare una biblioteca ideale aperta alle più varie espressioni della letteratura di livello mondiale.
La Mondadori oggi
Nel 1983 fu acquistato il 50% della Sperling & Kupfer Editori, nel 1984 il 50% delle Edizioni Frassinelli e nel 1985 verrà acquisito il 51% delle Edizioni Comunità.
Il 19 ottobre 1984, Leonardo Mondadori divenne il vicepresidente e fu nominato amministratore delegato Franco Tatò, il quale si dimise nel 1986.
A partire dalla fine del 1989 inizia la scalata al gruppo della Fininvest di Silvio Berlusconi e il 25 gennaio 1990 Berlusconi fu nominato presidente del Consiglio d'Amministrazione e come vicepresidente fu eletto Leonardo Mondadori
Nel 2001 nacque il Grupo Editorial Random House Mondadori, joint venture fra il Gruppo Mondadori e il Gruppo Bertelsmann, per riunire i marchi editoriali e le società Mondadori e Random House in Spagna e nell’America Latina.
Del 2008 alla produzione libraria con il marchio Mondadori si affiancano i cataloghi delle società controllate o collegate, che sono articolate in cinque gruppi, Libri, Periodici, Pubblicità, Direct e Radio.