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Il grande forno del pane dei Salesiani di Valdocco

  • Paola Montonati

don bosco valdocco foto wikiLa storia di un forno che fu una parte fondamentale della vita di Valdocco, cuore dell’opera salesiana…

Da quel primo ragazzo accolto da don Bosco e da mamma Margherita in Casa Pinardi, in una fredda sera d'inverno del 1846, l’oratorio di Valdocco fu per i giovani un cantiere in crescita, sempre in aiuto ai più poveri.

Nel periodo del 1865-68 don Bosco fece erigere la basilica dedicata a Maria Ausiliatrice e, come aveva già fatto con la costruzione della Chiesa di San Francesco di Sales, chiese che il grandioso edificio avesse un piano interrato.

Ai lati del presbiterio della basilica dove c'è l'altare di Maria Ausiliatrice, c’erano due sacrestie e, sotto quella di destra, don Bosco fece costruire i forni per il pane, inaugurati il 19 novembre 1868, mentre si celebrava la memoria liturgica dei martiri Solutore, Avventore e Ottavio.

Solo due anni dopo, nel 1870, don Bosco ampliò le sagrestie con altre due sale attigue alle precedenti al piano terra e dietro al presbiterio fece costruire un coro di forma ellittica e al primo piano sopra le due nuove sacrestie collocò delle camere.

Nel piano interrato sotto le due nuove sagrestie e il coro, il santo fece costruire il laboratorio di panificazione di Valdocco, che produceva da seicento a settecento chilogrammi di pane, agevolata dal forno a vapore e dalla madia meccanica, oltre che da un’impastatrice.

Per facilitare il passaggio al coperto nei giorni di pioggia, dalla Basilica ai locali dell'oratorio e a fianco della Chiesa di San Francesco di Sales, fu costruito un portico a nord delle nuove sagrestie e in coincidenza nel piano interrato anche un portico sotterraneo, in modo da facilitare il passaggio del pane dalla zona dei forni alla cucina e ai refettori che in casa Pinardi erano in tre diversi locali.

I ragazzi mangiavano nel vasto refettorio sotto la chiesa di San Francesco di Sales, mentre i novizi e i coadiutori che facevano i servizi di cucina, pranzano in una sala adiacente alla cucina nel piano interrato di Casa Pinardi, sotto il porticato della buonanotte.

Infine il refettorio dei superiori in cui pranzava lo stesso don Bosco era nel locale dove in origine c'era la tettoia della prima Cappella Pinardi che nel 1927, in occasione della beatificazione di don Bosco, divenne una chiesetta, oggi nota come la Cappella Pinardi.

Il pane a Valdocco fu prodotto fino alla metà degli anni Trenta del Novecento, quando per ampliare la Basilica di Maria Ausiliatrice furono demolite le sacrestie, i locali del piano interrato, dove c'erano i forni, il primo altare di Maria Ausiliatrice e il coro retrostante e costruite le grandi cappelle laterali al grande presbiterio, con la cantoria e il matroneo al primo piano e al centro la nuova cupola dell'Eucaristia.

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