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Grandi marchi, grandi aziende: Hoepli

  • Paola Montonati

hoepli logoUna delle case editrici più note dell’Italia del Novecento, con i suoi leggendari manuali…

Johannes Ulrich Höpli, diventato poi Ulrico  Hoepli, nacque il 18 febbraio 1847Tuttwil nel Canton Turgovia, in Svizzera, ultimo dei cinque figli di Mathias Höpli e Regina Gamper.

Il padre era proprietario di un’azienda agricola e sindaco del paese e il rigore dell’educazione protestante impartitagli dalla madre furono fondamentali nell’esistenza del giovane Hoepli.

Terminata la scuola primaria e secondaria, il giovane fu inviato a Winterthur per un apprendistato presso il farmacista del luogo, ma non desiderava seguire le orme del padre e aveva un profondo interesse per i libri.

I genitori, nel 1862, lo affidarono al signor Schabelitz di Zurigo, perché apprendesse i segreti dell’editoria, poi Ulrico andò poi a lavorare in Germania, prima a Magonza, poi a Lipsia, quindi in PoloniaBreslavia, infine si trasferì in Austria, in una libreria di Trieste.

Essendo stato informato che a Milano l’anziano libraio austriaco Theodor Laengner stava per chiudere l’attività, Ulrico rilevò la piccola libreria con annessa legatoria, collocata nella Galleria De Cristoforis, non lontano dal Duomo e, non ancora ventitreenne arrivò a Milano il 7 dicembre 1870 per prender possesso del negozio.

Il primo libro di Hoepli fu, nel 1871, la quinta edizione della grammatica I primi elementi di lingua francese di G. S. Martin, le cui precedenti edizioni erano state pubblicate da Laengner e successivamente, convinto che la divulgazione delle scienze sarebbe stata il cuore di un nuovo mondo a partire dal 1875, si avvicinò al settore tecnico, con la collana La biblioteca tecnica e dei Manuali di letteratura tecnologica.

Il primo, il Manuale del tintore di Roberto Giorgio Lepetit, amico dell’editore, pubblicato nel 1875, andò letteralmente a ruba.

Visto il successo di questa prima pubblicazione Hoepli cominciò a frequentare gli ambienti scientifici a livello universitario diventando amico di Giuseppe Colombo, titolare della cattedra di Meccanica e Ingegneria Industriale presso l’Istituto Tecnico Superiore di Milano e pubblicò, nel 1877, la prima edizione del Manuale dell’Ingegnere civile e industriale.

Da allora ci furono Manuali di tutti i tipi, dalla meccanica all’idraulica, dall’elettrotecnica alla chimica, dalla geotecnica alle telecomunicazioni e, dal 1875 al 1935, furono circa 2000 i titoli pubblicati da Hoepli, in ogni campo della tecnica, oltre a argomenti come la storia, la linguistica, la religione, l’arte e la musica.

Dal 1881, Hoepli cominciò a interessarsi del mercato antiquario e pubblicò delle edizioni molto particolari, come nel 1921 in occasione del seicentesimo anniversario della morte di Dante, con un’edizione della Divina Commedia a cura dell’archeologo e storico dell’arte Corrado Ricci.

Ulrico Hoepli morì il 24 gennaio 1935 ed è sepolto al Cimitero Monumentale di Milano.

la Hoepli oggi

Il figlio Carlo lanciò la pubblicazione di nuovi autori e di riviste come Sapere e cinema, ma l'avvento della seconda guerra mondiale e i bombardamenti provocarono danni consistenti sia alla libreria, sita in via Berchet, che al magazzino, limitando la disponibilità dei titoli in catalogo.

Nel 1945, dopo la fine del secondo conflitto, Carlo aggiunse nuovi autori alle ristampe degli storici hoepliani, mentre nel 1955 ci fu la prima pubblicazione dell’Enciclopedia Hoepli e nel 1958 fu inaugurata la sede di via Hoepli 5, nel centro di Milano, che ancora oggi ospita la libreria e gli uffici della casa editrice.

Negli anni Sessanta il successore di Carlo, il nipote Ulrico Carlo, iniziò a lavorare nella casa editrice, che sviluppò il settore dell'editoria per la scuola.

 

Oggi con Giovanni Hoepli, figlio di Ulrico Carlo, il catalogo della casa editrice è sempre più orientato verso la tecnica, la manualistica, l'editoria scolastica e universitaria.

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