Grandi marchi, grandi aziende: Annabella, il primo brand
Un nome, simbolo di una calda pelliccia, perfetta per le serate al cinema o a teatro nel centro di Pavia…
La casa di moda Annabella fu fondata nel 1957 da Giuliano Ravizza, che ne situò la sede nel centro di Pavia.
Ravizza era figlio di un sarto che, prima della fine dell’ultima guerra, intuì che l’era dei capi su misura era ormai tramontata, così prima aprì un negozio di abiti preconfezionati, poi due negozi. Nel 1950 la Ravizza avevano cinque negozi, tutti a Pavia, Annabella, Ravizza, Casanova, Il Duomo e La Tex.
Ma nel 1960 Ravizza padre si ammalò e il figlio ebbe l’idea di un grande store di pellicce, abbassando i prezzi e trasformando la pelliccia in un prodotto di consumo.
Grazie all’accordo con Angelo Rizzoli Senior, lo store fu battezzato Annabella, come uno dei suoi magazine di successo.
Con l’intuizione di Giuliano Ravizza che capì l’importanza del marketing, il brand Annabella raggiunse presto la notorietà a livello internazionale, grazie anche ai fashion show al Teatro della Scala a Milano.
Da ricordare anche Misha, la mascotte di visone presentata ai Giochi Olimpici di Mosca del 1980 alla presenza del capo dello stato Breznev.
Inoltre, il brand divenne l’ambasciatore della moda italiana alle celebrazioni per il bicentenario della Casa Bianca negli Stati Uniti.
Sono molte le celebrità e testimonial che hanno contribuito a rendere noto il marchio in tutto il mondo.
La leggendaria top model degli anni 70- 80 Verushka fu la prima celebrità a promuovere il brand, seguita dal regista Franco Zeffirelli che girò uno spot per il marchio con protagonista Jerry Hall. Dopo venne il turno di Alain Delon con una giovane Monica Bellucci, e in seguito anche Sofia Loren legò la sua immagine a quella di Annabella.
Il brand diventò un’icona della pellicceria italiana, anche attraverso le lenti del fotografo Gianpaolo Barbieri.
Nel 1981, Giuliano Ravizza fu rapito sotto casa dalla ‘ndrangheta calabrese.
Il sequestro durò tre mesi e, dopo il pagamento di un ingente riscatto, Ravizza fu liberato il giorno di Natale.
Nel corso degli anni e grazie anche alla seconda generazione, subentrata dopo la morte del fondatore nel 1992, rappresentata oggi da Riccardo, Ruggero e Simonetta Ravizza, il brand è rimasto al vertice della moda sia in termini d’immagine che di prodotti, con collezioni innovative, un uso dei colori all’avanguardia e un artigianato che caratterizza i vestiti del marchio.
Tutto in un abile mix di tradizione, lusso e tecnologia per un pubblico fedelissimo, con uno sguardo costantemente rivolto agli ultimi trend e nel 2002 Annabella diventò anche un’eau de toilette per donna.
Nel febbraio 2003 Naomi Campbell sfilò per Ravizza sfoggiando un lapin, una giubba militare con code di volpe e un prezioso zibellino che si accorciava mediante cerniere, ultima felice idea di un marchio sempre sulla cresta dell’onda.