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Gaspare Galeazzi, un artista a Mortara

  • Paola Montonati

0005413 1200Oggi quasi dimenticato, Gaspare Galeazzi fu un artista dai mille volti, come scultore e medaglista, nella Lomellina dell’Ottocento….

Gaspare Galeazzi nacque a Mede in Lomellina il 4 febbraio 1801 e, rimasto orfano di madre, studiò prima al ginnasio di Mortara e poi al Collegio Imperiale di Alessandria, che però dovette lasciare per i problemi economici del padre.

In seguito lo scultore visse prima a Torino e poi a Milano, dove lavorò per un marmista locale e studiò presso l’Accademia di Brera.

Tornato a Torino per i moti del 1821 non poté fare ritorno a Milano e cosi si trasferì a Genova, dove collaborò con un decoratore locale, oltre a studiare presso l’Accademia Ligustica.

Dopo un soggiorno a Roma nel 1824, Galeazzi andò a Pisa, Firenze e Napoli, dove perfezionò la sua tecnica come incisore.

Nel 1829 a Roma conobbe Cincinnato Baruzzi, che lo introdusse alla prestigiosa Accademia di San Luca, poi divenne un membro della Pontificia Accademia di Belle Arti di Bologna.

Rientrato a Torino, Galeazzi s’interessò all’arte dell’incisione delle pietre dure, oltre ad iniziare la sua produzione di medaglie.

Con il passar del tempo, divenne il principale scultore e incisore delle Reale Zecca di Torino, con ritratti, fra gli altri, di re Carlo Alberto e Camillo Benso di Cavour. 

Fra i personaggi ritratti da Galeazzi nelle sue medaglie possiamo citare re Carlo Alberto, suo figlio Vittorio Emanuele II, Maria Anna Clotilde Saveria di Borbone, Maria Cristina di Borbone, Gian Domenico Romagnosi, Vittorio Alfieri e i presidenti del Consiglio Vincenzo Gioberti, Camillo Benso di Cavour e Urbano Rattazzi.

Ma nella medaglistica di Galeazzi non mancarono momenti come il Congresso degli scienziati italiani a Torino, le epidemie di colera, le cure ai colpiti dal colera e le opere sociali in Sardegna.

Della sua opera come scultore è molto noto il busto in gesso di Luigi Travelli, scolpito nel 1835 e oggi conservato nel Palazzo Lateranense di Mortara.

Travelli, nato a Mortara nel 1761 e morto nel 1836, fu un presbitero, insegnante e poeta, amico di Giuseppe Parini e a lui è intitolato il Regio ginnasio di Mortara, poi diventato la scuola media.

Gaspare Galeazzi morì a Casale Monferrato, dove visse per circa venti anni, il 28 gennaio 1883.

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