Fiocca, fiocca: le nevicate a Pavia
In questi giorni nel cuore dell’inverno, quando le previsioni sono sempre in bilico tra un po’ di pioggia e una nevicata abbondante, ricordiamo la storia delle più significative nella Pavia del Novecento fino ad oggi.
Dopo una serie di nevicate non straordinarie, e neanche frequenti, negli anni che vanno dal 1883 fino al 1893, Pavia non conobbe eventi meteorologici invernali di grande rilievo, fino al 1905.
In quell’anno, infatti, le temperature calarono cosi bruscamente che, nella notte tra il 17 e il 18 gennaio, tutta la provincia venne avvolta da un manto di neve di circa 31 centimetri, che provocò grandi disagi alla popolazione e danni alle coltivazioni locali.
Quattro anni dopo, nel 1909, nel mese di febbraio quell’evento eccezionale si ripeté, e stavolta erano caduti ben 55 centimetri.
Sembrava che tutto fosse tornato nella norma, e invece, tra il 2 e il 3 gennaio del 1911, caddero su Pavia ben 84 centimetri di neve fresca, che non solo provocarono alcuni morti e feriti, ma paralizzarono per giorni le attività della Lomellina e del Pavese.
Usciti a fatica da questa insolita situazione, nell’aprile di quello stesso anno i pavesi ebbero la sorpresa di un’insolita nevicata fuori stagione, che lasciò dietro di sé solo pochi centimetri di neve giù quasi sul punto di sciogliersi.
Per anni non ci furono più grandi nevicate, ma il 14 e il 15 gennaio del 1926 un’intensa perturbazione condusse sulla città almeno 50 centimetri di neve, che non si sciolsero facilmente, anche a causa di temperature particolarmente rigide, mentre nel 1929 tutto il mese di febbraio venne interessato da una straordinaria ondata di freddo quasi siberiano, anche se non si registrarono nevicate di rilievo.
Nel febbraio del 1932 caddero almeno 45 centimetri di neve sul Pavese, mentre l’anno dopo i centimetri furono almeno 60 e nel 1935 arrivarono a essere solo 49.
Il primo grande inverno del dopoguerra, nel periodo 1946 – 47, condusse sul Pavese 56 centimetri di neve, mentre a Voghera ne caddero almeno 73.
Dopo alcuni anni di buio nevoso, nell’inverno 1955 – 56 Pavia fu tra le protagoniste di quelle che viene ancora oggi ricordata come “La nevicata del 56” che terminò con ben 48 centimetri di neve alla fine di febbraio.
Con gli anni Sessanta, Pavia ebbe nel 1962 – 63 una piccola spolverata di neve a novembre, mentre il 19 gennaio i centimetri furono 10 e a febbraio tra i 7 e 8.
Solo con l’inverno del 1970 Pavia ebbe una nevicata di ben 60 centimetri, mentre nel gennaio del 1978 la neve caduta fu 33 centimetri, mentre a febbraio ne arrivarono ben 50.
Dopo un periodo di nevicate non significative, se si escludono i 37 centimetri del 1981 - 82, Pavia fu di nuovo al centro di uno delle nevicate più memorabili della storia; quella dell’inverno 1984 – 85, che vide dopo 48 ore di nevicate continue tra il 15 e il 17 gennaio la bellezza di 52 centimetri, che paralizzarono per giorni il Nord Italia.
Seguirono dal 1986 fino al 1990 anni avari di neve, mentre l’8 dicembre del 1990 caddero in città 20 centimetri di neve fresca e il 17 aprile del 1991 ci fu una seconda nevicata primaverile, dopo quella del 1911.
Nel Capodanno del 1996 su Pavia caddero 54 centimetri di neve, grazie al vento polare Burlan, mentre negli ultimi inverni del Novecento non cadde molta neve.
Dopo una lunga e spettacolare nevicata di 12 centimetri nel dicembre del 2000, solo dalla stagione 2004 – 05 ci fu una buona ripresa delle grandi nevicate, con 10 centimetri a febbraio, mentre a gennaio del 2006 caddero a Pavia 54 centimetri di neve.
Seguì una nevicata di 12 centimetri nel gennaio del 2008, mentre dal 5 fino all’8 gennaio del 2009 caddero su Pavia ben 49 centimetri di neve freschissima.
Dopo una lunga serie di nevicate nella stagione 2009 – 10 e un inverno 2010 – 11 avaro di neve, nel gennaio del 2012 caddero 16 centimetri di neve, mentre nel 2013 si registrarono 23 centimetri e nella stagione 2013 – 14 la neve caduta fu di 7 centimetri alla fine di gennaio.