Faustino Gianani Alla ricerca delle radici di Pavia
Faustino Gianani nacque a Corteolona, in provincia di Pavia, il 10 novembre 1887 da Antonio, pizzicagnolo, e da Giuseppina Bacci, casalinga.
Il piccolo Faustino frequentò le elementari a Corteolona, per poi iniziare gli studi ginnasiali presso il Collegio Sant’Agostino.
Dopo aver proseguito gli studi presso il Seminario Vescovile di Pavia, il 24 giugno 1910 fu ordinato sacerdote da Monsignor Ciceri.
La vita di Faustino fu sempre dedicata allo studio e all'insegnamento delle lettere e della storia civile, dell'arte e della Chiesa e nel corso della sua lunga attività ecclesiastica ricevette moltissimi incarichi e riconoscimenti civili e religiosi, oltre a vari e importanti risultati nelle ricerche storico-ecclesiastiche.
Nel 1918 divenne economo spirituale della frazione di Vivente, nel comune di Vistarino e un anno dopo conseguì la laurea in lettere presso l'Università di Pavia grazie a una tesi sulla Cripta di San Giovanni Domnarum.
Faustino insegnò storia dell'arte presso il Liceo Ugo Foscolo di Pavia dal 1923 al 1925 e il 27 ottobre 1925 venne nominato Canonico Onorario della Cattedrale.
Nel 1927, grazie ad una sua approfondita ricerca, si venne a sapere che Opinino de Canistris, nato a Lomello nel 1296 e vissuto a Pavia, era l’Anonimo Ticinese che scrisse il trattato Liber de laudibus civitatis Ticinensis, una ricca guida architettonica, storica e religiosa della città di Pavia.
Il 15 gennaio 1930 Padre Gianani fu nominato Monsignore e gli venne conferito il titolo di Prelato Domestico di Sua Santità, il 3 giugno divenne il Canonico Effettivo della Cattedrale.
Fu il segretario della Commissione per la costruzione dei bracci della Cattedrale dal 1928 al 1931, sotto l'episcopato di Monsignor Giuseppe Ballerini, lasciando intatta la Cripta di Santa Maria del Popolo.
Dal 1940 al 1941 fu il Preside della Scuola Media del Collegio Sant’Agostino e nel gennaio 1941 fu nominato Vicepresidente della Commissione Diocesana di Arte Sacra.
Nel 1961 Monsignor Gianani divenne il Primicerio della Cattedrale, poi nel 1968 Protonotario Apostolico e infine Arcidiacono della Cattedrale nel 1977.
La sua passione per l'arte, la storia e le lettere lo portarono a diventare amico di Guglielmo Chiolini, Giuseppe Ungaretti e Monsignor Cesare Angelini.
I suoi studi illuminati gli diedero una conferma sulla storia delle origini della Chiesa Pavese, sostenendo che la sede vescovile a Pavia venne stabilita solamente verso il 345, con il primo Vescovo della città, San Siro.
Monsignor Gianani mori l'11 luglio 1983 a causa di un blocco renale ed è sepolto nella Cattedrale.
Il Vescovo di Pavia Antonio Giuseppe Angioni disse nell’omelia funebre che per Monsignor Gianani “La Cattedrale era la sua vera casa. Questa Cattedrale a lui, collaboratore fedele dell’indimenticabile monsignor Ballerini, deve assai, per l’attuale struttura monumentale.
Tutti sappiamo che è stato lui, con monsignor Ballerini, a volere l’ala destra con l’altare di San Siro e l’ala sinistra con l’altare del Santissimo. Questa Cattedrale così com’è stato il suo monumento, così desideriamo diventi il luogo sacro del suo riposo, in attesa della resurrezione. ……Quanto il venir fatto per l’abbellimento o il consolidamento della Cattedrale, gli dava gioia; tanto ogni pur minimo danno al Duomo, gli causava una grande sofferenza”.