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Don Siro Damiani, parroco di Mede

  • Paola Montonati

109501484 3080417825340896 5055784898026992920 o103 anni fa moriva, nella sua canonica di Mede, don Siro Damiani, parroco che, con la sua dolcezza e intraprendenza, seppe aiutare la cittadina lomellina negli anni difficili della Grande Guerra…

Don Siro Damiani nacque a Sannazzaro de’Burgondi il 16 febbraio 1858, primogenito di Francesco e Teresa Labò.

Fattosi notare da subito per la sua pronta intelligenza, nel 1872 l’adolescente Siro entrò nel Seminario di Vigevano, dove fu molto ammirato dai compagni per la sua forte fede in Dio, fede che non ebbe mai un momento di cedimento.

Diventato sacerdote il 29 giugno 1883, Don Siro fu nominato curato della parrocchia di Garlasco, dove ebbe il significativo ruolo di economo spirituale con don Giuseppe Gennaro, poi fondatore dell’Ospizio Sant’Anna di Garlasco.

Successivamente don Damiani fu inviato ad Alagna nel 1885 nelle vesti di reggente parrocchiale, dove diede un forte impulso al restauro della parrocchia locale, evento che gli valse la stima della piccola comunità.

Nominato parroco di Mede, il giovane sacerdote vi arrivò l’11 novembre 1894, giorno di San Martino, come successore del prevosto don Felice Calvi.

Anche se dovette lottare a lungo contro i socialisti, i radicali e gli anticlericali medesi, don Siro fu un grande parroco, che molti ancora oggi ricordano con affetto, anche dopo un secolo dalla sua scomparsa.

Tra le sue opere più importanti ci fu il restauro della chiesa parrocchiale di San Marziano, che nel 1904 venne arricchita dell’attuale campanile, modellato sulle fattezze di quello di San Marco di Venezia.

Ma don Siro fu anche scrittore di romanzi ricchi di fede e dell’amore per Dio, oltre ad essere un valente musicista.

Il suo amore per la gioventù lo portò a fondare l’oratorio maschile San Domenico Savio, con un circolo giovanile intitolato a San Marziano, patrono di Mede.

Grazie al suo sostegno molti ragazzi vennero avviati al seminario vescovile, in anni dove il sacerdozio era spesso appannaggio delle famiglie ricche.

Durante la prima guerra mondiale Don Siro fu di conforto alle famiglie dei giovani medesi che stavano combattendo altrove, inoltre fondò le Dame di carità, che avevano lo scopo di dare una mano ai malati.

Colpito da un male incurabile, il sacerdote morì nella sua Mede il 17 luglio 1917, a soli 59 anni.

La sua tomba si trova nel cimitero di Mede, non lontano dall’ingresso e nonostante i parrocchiani che lo conobbero, lo abbiano seguito alla casa del Padre, spesso è fatto omaggio di lumini e fiori, gratitudine e ricordi passati di generazione in generazione.

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