Antonio Cavagna Sangiuliani: Conte e collezionista di libri
Nato ad Alessandria il 15 agosto del 1843, Antonio Cavagna era il primogenito di don Giovanni, conte di Gualdana, e l’ultimo discendente di una ricca famiglia milanese, che aveva avuto incarichi importanti a Voghera e nel Pavese.
Per linea materna il giovane conte era imparentato con la famiglia Sangiuliani di Mede, proprietari dell’omonimo castello e detentori di numerosi beni dalla fine del Seicento in poi nel cuore della Lomellina.
Dopo la morte dei genitori, nel 1853 Antonio venne adottato dal cugino Antonio, che lo fece erede dei beni della famiglia Sangiuliani.
Grandissimo studioso e collezionista di libri rari e antichissimi, Cavagna scrisse ben 160 pubblicazioni, con un occhio particolare alla storia del Piemonte e della Lombardia, mentre negli ultimi anni raccolse un’enorme biblioteca di statuti, manoscritti, carte geografiche e molto altro ancora.
Inoltre il conte ebbe numerose cariche pubbliche, come quella di consigliere e assessore di Voghera e quella di assessore dell’amministrazione provinciale di Pavia.
Dopo aver perso nel 1886 la possibilità di un seggio nel Senato di Roma, Cavagna scrisse a Cesare Correnti cosa avrebbe dovuto fare alla sua morte.
“...ho dato ordine al capo della mia amministrazione centrale di Milano di disporre per il trasporto qui - alla Zelata - di tutta la biblioteca che stava in vari saloni del mio palazzo di Milano....verrò quindi a seppellirmi nelle spesse muraglie di questa casa finché un mio discendente la disperderà per tutte le parti del mondo. Sono schiacciato sotto varie proposte e di un libraio parigino e di un’antica ditta libraria, tra le più note di Germania e di un antiquario di Monaco di Baviera e di vari librari antiquari di Milano. Non so decidermi allo sperdimento di un'opera che mi costò 23 anni di ansie, di ricerche, di studi e un mezzo milione di lire. Dipende da V.E. quella di voler conservata alla città di Milano la più ricca collezione....”.
Pochi anni dopo, il 5 giugno del 1913, il conte Sangiuliani morì per un male incurabile nella sua casa di Milano.
Dichiarando che la sua biblioteca era “per il numero di volumi e per l'importanza delle collezioni, un prezioso strumento di cultura nazionale” l’università di Pavia cercò per anni di acquistarla, ma tutti i tentativi fallirono.
Oggi la biblioteca Cavagna Sangiuliani si trova nella Biblioteca Universitaria dell’Illinois, che la comprò dagli eredi del conte nel 1921, grazie agli sforzi di Adah Patton, catalogatrice libraria e capo del Dipartimento Annuari della Biblioteca .