Tracce di musica classica: Conservatorio Vittadini di Pavia
Uno dei luoghi simbolo della musica classica nel Pavese, con una storia che parte dall’Unità d’Italia…
Nel maggio 1867 fu aperto il Civico Istituto Musicale di Pavia, una scuola preparatoria per i ragazzi che desideravano entrare a far parte del Corpo di musica della Guardia nazionale, attivo in città dai primi anni del XIX secolo.
All’inizio erano previsti corsi di strumenti a fiato e ad arco per formare strumentisti da inserire nell'orchestra del Teatro Fraschini nonché corsi di canto per i vari cori cittadini.
Il primo direttore dell'istituto fu Isidoro Rossi, maestro anche della banda.
Pur essendo particolarmente attiva l'attività dell’istituto, con la presenza degli allievi dell'istituto a varie manifestazioni cittadine, come i Premi agli Espositori il 26 e 27 settembre 1877, la solenne inaugurazione dei monumenti dedicati ad Alessandro Volta nel 1878 e a Carlo Porta nel 1880 e la prima esecuzione assoluta dell'opera La rotta del Po di Enrico Bernardi al Teatro Guidi il 13 settembre 1879, la scuola subì una chiusura forzata tra il 1880 e il 1885.
Con il nuovo direttore Emilio Neri, docente di pianoforte di Parma, gli iscritti raggiunsero le sessantasei unità per il primo anno e centoventi per il secondo.
Nel 1909 a Neri successe Giovanni Moscarola che diresse l'istituzione sino al 1924 riuscendo a darle un buon impulso anche se il suo mandato coincise con il periodo del primo conflitto mondiale. Le frequenze si stabilizzarono a un centinaio di unità e nel 1914 si dovette aprire un nuovo corso di violino tenuto dal maestro Temistocle Mancini.
Nel 1924, quando si sciolse la banda musicale della Guardia Nazionale, l'incarico di direttore fu assegnato al musicista pavese Franco Vittadini, figura simbolo della cultura musicale internazionale, che seppe prodigarsi nella gestione didattica, per affiancare ai corsi attivati gli insegnamenti di pianoforte e di materie culturali e portando a undici il numero degli insegnanti.
Il civico istituto musicale l'11 aprile 1937 ebbe un riconoscimento ufficiale dalla Regia accademia d'Italia per l'attività didattica svolta.
Alla morte di Vittadini, nel 1948, la scuola vantava 221 iscritti, nonostante una battuta d'arresto concernente la seconda guerra mondiale, e aveva corsi di composizione, pianoforte, violino, violoncello, teoria e solfeggio (2 classi), contrabbasso, tromba, clarinetto, flauto, storia della musica, armonia complementare e pianoforte complementare.
La direzione del complesso fu assegnata subito dopo a Guido Farina, operista, compositore, allievo e la scuola assunse la denominazione di Civico istituto musicale, oltre a essere intitolata a Franco Vittadini.
Nel 1979 subentrò a Farina Leonardo Taschera, rimasto in carica sino al 1985, e i nomi più noti degli ultimi decenni furono Bruno Villani (1985-1996), Ugo Nastrucci (1996-2000), Walter Casali (2001-2009), sotto la cui direzione l'istituto venne pareggiato ai conservatori di stato, e Maurizio Preda (2010-2015).
Il direttore in carica per il triennio 2020-2022 è Alessandro Maffei.
Il percorso accademico dell’istituto comprende corsi accademici di I° livello (triennio) e corsi accademici di II° livello (biennio interpretativo di specializzazione) ed è la formazione universitaria in campo musicale.
Dal 2011 per il vecchio ordinamento non sono previste nuove immatricolazioni e si prosegue a esaurimento, dopo la riforma che venne avviata con la Legge n. 508/99
Il percorso pre-accademico propone dei corsi di studio preparatori per il successivo ingresso ai corsi accademici, mentre quello non accademico offre una formazione musicale di tipo amatoriale e comprende dei corsi di avviamento alla musica per bambini e corsi speciali di musicoterapia.