Skip to main content

Torre D’Isola e le sue leggende

  • Paola Montonati

Una storia lontana e affascinante avvolge Torre d’Isola, piccolo comune nei pressi di Pavia…

La chiesetta di Santa Sofia

torre isola 1

Santa Sofia, frazione di Torre d’Isola, sulla riva sinistra del Ticino, era uno dei porti fluviali più importanti per il trasporto delle merci, e proprio per questa posizione, dominante sul fiume e verso Pavia, divenne l’accampamento di quasi tutti gli eserciti che provarono ad attaccare la città.
Verso la fine del 773 Carlo Magno che aveva attraversato le Alpi per impadronirsi del regno longobardo, pose il suo accampamento a Santa Sofia, sperando che i Pavesi si arrendessero velocemente.
Ma i cittadini si difesero cosi bene tanto che otto mesi dopo Carlo Magno, temendo che l’assedio continuasse ancora per molto tempo, decise di far arrivare dalla Francia la moglie Ildegarde, che aspettava una bambina.
Una sera, mentre stava cenando con i suoi comandanti, Carlo Magno, che era anche un ottimo costruttore, propose ai suoi uomini di costruire una cappella per onorare l’arrivo della moglie.
Subito gli uomini presero gli attrezzi e si misero al lavoro.
La chiesa fu costruita su di un terrazzo sul Ticino, con uno splendido panorama sulle sue anse.
Già alle prime ore del mattino successivo la costruzione era finita.
Molti soldati di Carlo Magno parteciparono all'opera e, nel vederla, tutti avrebbero pensato che era stata edificata in non meno di un anno.
Al suo arrivo la regina Ildegarde poté beneficiare di un luogo di culto, e poco tempo dopo diede alla luce la figlia Adelaide.
La leggenda narra che, in quella stessa area per diverso tempo rimasero alcuni insediamenti militari e civili, tanto che, nell'anno 876, Carlo il Calvo firmò alcuni atti ufficiali da un palazzo che si trovava proprio a Santa Sofia.

Le origini di Torre D’Isola

torre isola 2

Quando Pavia era la capitale del Regno d’Italia fu presa di mira da numerosi nemici che tentarono di conquistarla per impossessarsi del territorio, in particolare verso il IX secolo, morto Ottone II, si accesero furibonde lotte per la sua successione.
Nel 985 l’Imperatrice Adelaide, la reggente dell’impero dopo la scomparsa del figlio, si dovette difendere da un attacco nemico che sfociò in una violenta battaglia combattuta sulla riva sinistra del Ticino.
Numerosi furono i caduti da entrambe le parti ma alla fine della giornata l’esercito di Adelaide ne uscì vincitore.
Temendo che durante la notte l’esercito nemico cercasse di riprendere le ostilità, l’Imperatrice ordinò che delle pattuglie armate vigilassero per tutto l’accampamento, e se necessario avrebbe dovuto uccidere coloro che si fossero aggirati nelle vicinanze.
Durante il sopralluogo i soldati notarono una luce nell’oscurità, che scoprirono essere quella di una povera donna, alla ricerca del corpo di suo figlio caduto durante la battaglia.
Impietositi i soldati non trovarono il coraggio di ucciderla e la condussero dall’Imperatrice che, dopo aver ascoltato la sua storia e ricordando la morte di suo figlio, la lasciò libera.
In memoria dello scontro Adelaide diede ordine di edificare una torre su uno degli isolotti del Ticino, e da allora il paese fu chiamato Torre d’Isola.

Pin It