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Storia e tradizioni della Quaresima

  • Paola Montonati

quaresima 1Dal Mercoledì delle Ceneri per la Chiesa comincia la Quaresima, un periodo di 40 giorni che conduce a Pasqua, quando si celebrerà la Resurrezione di Cristo.

Con un nome derivato dal latino Quadragesima, la Quaresima per la chiesa è il momento in cui, attraverso una serie di prove e rinunce, ci si purifica e si riflette sui propri peccati.

Seguendo il periodo di penitenza che Gesù passo nel deserto, dove meditò e pregò per 40 giorni, è un periodo di astinenza, elemosina e digiuno, sia per i cattolici che per gli ortodossi.

Un tempo la Pasqua era preceduta solo da un giorno o due di digiuno, per il santo giovedì e venerdì precedenti la domenica della Resurrezione.

Dal IV secolo in poi si diffuse la tradizione della Quaresima, durante la quale i fedeli si sottoponevano a un periodo di digiuno di quaranta giorni, indossando un sacco in segno di pentimento.

La privazione permetteva anche di far fronte alla fine delle provviste invernali, in attesa dei nuovi raccolti.

Molte e insolite sono le tradizioni contadine legate alla Quaresima, spesso dimenticate oggi.

Ad esempio, dopo la messa del Mercoledì delle Ceneri, tornati a casa si doveva passare la grattugia sulla fiamma viva del fuoco, per distruggere ogni minimo residuo del formaggio, a simboleggiare l’assoluto divieto di mangiare carne e tutti quegli alimenti di derivazione animale come formaggio, latte, ricotta, uova.

Una volta purificata, la grattugia era usata per passarvi il pane raffermo che costituiva la base principale della preparazione dell’unico condimento per la pasta consentito nel periodo quaresimale, pangrattato, fritto in olio di oliva e mescolato con acciughe salate, soffritte a parte.

Per la proibizione di mangiare carne, le macellerie dovevano essere chiuse per l’intero periodo penitenziale, e solo una, a turno tra quelle in paese, poteva fornire la carne agli ammalati che dovevano osservare una particolare alimentazione.

Inoltre sparivano dalla porta delle macellerie i segni che potevano invogliare gli avventori all’acquisto, come la testa del maiale appesa a un robusto gancio.

Con i secoli questo severo divieto si attenuò, coloro che dovevano condire la pasta con formaggio ebbero il permesso di chiedere all’autorità ecclesiastica una speciale dispensa versando una somma di denaro.

Sempre durante il Mercoledì delle Ceneri molte famiglie preparavano le piante vergini, da un antico rito pagano dove, in un vecchio piatto di creta e un tegame, si seminavano in un sottile strato di terra alcune sementi di grano, orzo, lenticchie, ceci, simbolo dell’abbondanza e della rinascita, poi tenuti nella penombra della casa per i quaranta giorni della Quaresima e innaffiati di frequente.

Il giovedì santo queste piante speciali erano portate in chiesa e deposte ai piedi del sepolcro, come simbolo della passione.

Per tutto il periodo quaresimale, le donne, per non peccare di vanità, dovevano evitare di passare molto tempo alla cura dell’aspetto fisico, non dovevano pettinarsi ogni giorno, poiché solo attraverso un aspetto trasandato si poteva esprimere tutta l’afflizione, il dolore e una forte partecipazione allo spirito penitenziale della Quaresima.

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