Raccontare la Pasqua: Le origini nei Vangeli
Nei primi secoli molte comunità cristiane festeggiavano la Pasqua negli stessi giorni nei quali veniva celebrata la Pesach, infatti, nel Vangelo di Giovanni, c’è scritto che la morte di Gesù avvenne il 14 di Nisan, durante il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera.
Per rimediare alla sovrapposizione e porre l’accento sulla resurrezione di Gesù, nel 325 d.C. si decise durante il Concilio di Nicea di festeggiare la Pasqua nella domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, in una data compresa fra il 22 marzo e il 25 aprile, ma in un giorno diverso dalla Pasqua ebraica.
Nella tradizione cristiana, la Pasqua è preceduta da un periodo preparatorio di astinenza e digiuno di quaranta giorni, chiamato Quaresima, che nella maggior parte delle confessioni cristiane, con l’eccezione del rito ambrosiano cattolico, ha inizio il Mercoledì delle Ceneri.
La settimana che precede la Pasqua, detta Settimana santa, è ricca di celebrazioni e dedicato al silenzio e alla contemplazione.
Comincia con la Domenica delle Palme, che ricorda l'ingresso di Gesù in Gerusalemme, dove fu accolto trionfalmente dalla folla con foglie di palma.
Per questo motivo sono distribuiti ai fedeli dei rami di palma oppure rametti di ulivo o altre piante native.
Il giovedì, venerdì e sabato della Settimana Santa, con la domenica di Risurrezione, costituiscono il Triduo Pasquale, segna la fine del tempo di Quaresima e la parte iniziale e centrale della festa.
Nella chiesa cattolica, la mattina del Giovedì Santo, si celebra, nelle cattedrali, la Messa crismale, dove il Vescovo consacra gli oli santi che serviranno durante tutto il corso dell'anno rispettivamente per celebrare le cresime e i battesimi, ordinare i sacerdoti e celebrare il sacramento dell'unzione degli infermi.
L'Ora Nona del Giovedì Santo è l'ultima celebrazione liturgica del tempo di Quaresima che si conclude prima dell'inizio della Messa nella Cena del Signore, dove i paramenti seguono le regole dei colori liturgici.
Il Venerdì Santo si ricorda la morte di Gesù in croce e non si celebra la Messa, ma è officiata la Passione del Signore, con varie celebrazioni o processioni.
Il Sabato Santo non si celebra la Messa, ma la Veglia pasquale, durante la notte del sabato, che appartiene liturgicamente alla Domenica di Risurrezione.
Cosi la Pasqua è più importante del Natale perché i cristiani ritengono più importante la resurrezione di Gesù piuttosto che la sua nascita, considerata uno dei punti chiave della fede cristiana.