Mozart, compositore prodigio
Un genio della musica classica, senza tempo…
Nato a Salisburgo il 27 ottobre 1756, figlio del violinista Leopold e di Anna Maria Pertl, Wolfgang Amadeus Mozart mostrò fin da piccolo una forte predisposizione alla musica, come la sorella Anna.
Conscio delle doti del figlio, il padre portò Wolfgang e la sorella, soprannominata Nannerl, in viaggio per l'Europa dove entrambi potevano esibirsi nei salotti ma soprattutto essere a contatto con i fermenti artistici che circolano in quegli anni.
Seguirono gli studi a Salisburgo nel corso dei quali Amadeus compose la Finta semplice, piccolo capolavoro teatrale di una mente che nel teatro avrebbe dato le massime espressioni del genere.
In seguito Mozart lavorò per l’arcivescovo Colloredo, che era poco interessato alla musica e non era affatto ben disposto nei confronti del compositore, tanto che lo lasciò spesso viaggiare piuttosto che commissionargli nuove opere o approfittare del suo genio.
Mozart viaggiò verso Parigi insieme alla madre, toccando Manheim, Strasburgo e Monaco e scontrandosi per la prima volta una serie d’insuccessi pubblici e privati.
Tornato a Salisburgo, compose la bellissima Messa dell'Incoronazione K 317 e l'opera Idomeneo, re di Creta, ricca di nuove soluzioni sonore.
Sulla spinta del successo ottenuto, si liberò dell'opprimente arcivescovo Colloredo, dando inizio così a una carriera importante, facendo in modo che il ruolo del musicista nella società cominciasse a svincolarsi dal servilismo che l'aveva sempre caratterizzato, anche se questo processo fu portato al massimo compimento, e definitivamente, da Beethoven.
Infatti all'epoca i compositori o i maestri di cappella, sedevano al tavolo con la servitù ed erano considerati semplici artigiani piuttosto che artisti.
Grazie alla nuova carriera Mozart insieme alla moglie Costanze si stabilì a Vienna, città ricca di fermenti ma culturalmente molto conservatrice, anche se attraversata dalle menti più innovatrici.
L'ultimo decennio della sua esistenza per Mozart fu il più fecondo e foriero, dato che gli immensi capolavori e i contatti con impresari e i pochi agganci con l'aristocrazia, favoriti dal successo dell'opera buffa Il Ratto dal serraglio, gli permisero un'esistenza precaria ma dignitosa.
Fondamentale fu il suo incontro con il librettista Lorenzo Da Ponte che diede vita agli immortali capolavori teatrali conosciuti anche con il nome di trilogia italiana, ossia Le nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan tutte.
Successivamente, compose altre due opere per il teatro, Il Flauto magico, considerato il punto d’inizio del teatro tedesco e La Clemenza di Tito, un omaggio ai gusti retrivi del pubblico viennese, legato ai soggetti storico-mitologici e incapace di apprezzare l’analisi dei sentimenti erotico-amorosi affrontati nelle opere precedenti.
Il 5 dicembre 1791, all'una di notte, Mozart mori a soli 35 anni, lasciando una delle più alte espressioni dell'arte di tutti i tempi.