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Lucio Battisti, lo scopriremo solo vivendo….

  • Paola Montonati

battisti 1Buon compleanno Lucio, dovunque tu sia, le tue canzoni ci accompagnano ogni giorno….

Lucio Battisti, uno dei più grandi cantautori di sempre, nacque a Poggio Bustone, un paese in provincia di Rieti, il 5 marzo 1943.

La sua famiglia era piccolo-borghese, con una mamma casalinga e il padre impiegato del dazio.

Nel 1947 la famiglia si trasferì in un altro paese del reatino e tre anni più tardi il grande salto a Roma. Durante le varie vacanze estive la città natale rimase una meta fissa, mentre Lucio frequentava le scuole elementari e medie e si diplomò come perito industriale nel 1962.

La prima esperienza in un complesso musicale fu nell'autunno 1962 come chitarrista de I Mattatori, ma ben presto Battisti si unì a I Satiri. La passione e il talento erano forti e in poco tempo decise di tentare la fortuna a Milano, bussando alle maggiori case discografiche.

Nel 1964 compose assieme a Roby Matano le sue prime canzoni, per poi approdare al primo 45 giri, Per una lira e un anno dopo avvenne l'incontro con Giulio Rapetti, tra i più noti parolieri italiani, sotto lo pseudonimo di Mogol.

I due ebbero una simbiosi che durò felicemente per oltre tre decenni, dove scriveranno alcune pietre miliari della musica leggera italiana.

Nel 1968 con Balla Linda Lucio Battisti partecipò al Cantagiro e nel 1969, in coppia con Wilson Pickett, uno dei pilastri del soul ed del R&B, presentò a Sanremo Un'avventura, che divenne gettonatissima nei juke box.  Anticipando l'affermazione definitiva che arrivò nell'estate, al Festivalbar, con la mitica Acqua azzurra, acqua chiara. Cantata ancora a squarciagola in feste e ritrovi. Da quel momento in poi una serie impressionante di successi arrivò al primo posto nelle classifiche.

Gli anni Settanta furono aperti con due canzoni di grande successo, La canzone del sole e Anche per te, che Battisti incise per la sua etichetta, da lui stesso fondata con alcuni amici e collaboratori, dal nome emblematico di Numero Uno.

Fu anche autore per altri, editore e discografico, con successi per Mina con cui si ricordano mitici duetti televisivi. Quindi Patty Pravo, la Formula Tre, Bruno Lauzi e tanti altri ancora.

Il grande successo ottenuto non ha scalfì la dimensione intimistica e familiare che Lucio ha sempre avuto nella sua vita, mantenendo il contatto con il pubblico solo attraverso i suoi dischi e qualche intervista concessa alla stampa, ignorando televisioni e concerti, ritirandosi sulle colline della Brianza, che sicuramente non è stata velenosa con lui, come canta in Una giornata uggiosa. Aveva scelto di vivere a Molteno, nel Lecchese, nella tranquillità, discrezione e riservatezza, che queste zone donano. Non era però difficile trovarlo anche nelle località della zona, a fare la spesa. La collina dei ciliegi è stata ispirata da quella di Anzano del Parco e Monguzzo. Parco dove nel periodo sorse lo studio di registrazione di Mogol, il Mulino. Qui la coppia pensò e realizzò di veri e propri capolavori, come l’album (copertina compresa) Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera,  con gemme come Ancora tu e La compagnia. Nel 1977 vola a Hollywood, per incidere Io tu noi tutti, e questa volta le hit sono Si, viaggiare e Amarsi un po'.  Nel 1978, in piena epoca disco, sforna uno degli album più belli di sempre della musica italiana, Una donna per amico, ideato tra la Brianza e Londra. Lavoro che rimarrà per ben 14 settimane in vetta alle classifiche di vendita. Da Prendila così fino a Al cinema, è stato un susseguirsi di successi, estratti dall'album.  Nel 1980 concede il bis con Una giornata uggiosa, con successo di pubblico e critica. Album che però segna una svolta, chiude di fatto il trentennale rapporto con Mogol, in maniera brusca e mai chiarita. Nei lavori successivi Battisti, spiazza un po' il suo pubblico. Pubblica un album come E già, dalle sonorità elettroniche. Collabora con Adriano Pappalardo. E stringe una collaborazione con il paroliere romano Pasquale Panella. Nei lavori seguenti, toccherà i campi più diversi, cercando di fare andare d'accordo filosofia, techno e rap, lasciando perplessi i più.

Nel 1984 s’incontra con Lucio Dalla, che gli propone una collaborazione, ma Battisti, ormai immerso completamente in altro rifiuta. Lasciando un po' l'amaro in bocca al grande pubblico. Così come sfuma, questa volta per le bizze del suo vicino di collina Adriano Celentano, un clamoroso rapporto a musicale a tre con Mina.

Il 9 settembre 1998 Lucio Battisti si spense in un ospedale di Milano, suscitando enorme clamore e commozione in Italia, anche se la sua malattia non venne a galla a causa del silenzio quasi assoluto sulle sue reali condizioni di salute, compromesse da tempo.

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