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La marca d’Istria, parte del mondo longobardo pavese

  • Paola Montonati

istria pixLa marca d'Istria, terra carolingia posta nella penisola istriana e nel territorio circostante, area conquistata dal figlio di Carlo Magno, Pipino, nel 789, poi provincia della monarchia asburgica, dell'Impero austriaco e dell'Austria-Ungheria, ha una parte fondamentale nella storia dell’Europa...

Area abitata dell'antica tribù degli Istri, la penisola fu conquistata dall'Impero Romano nel 178 a.C. e venne incorporata nella regione della Venetia et Histria dell'Italia augustea sotto l'imperatore Augusto.

Con il declino dell'Impero romano, i Longobardi del re Alboino, che avevano come capitale Pavia, nel 568 conquistarono la Venetia, e vi stabilirono il ducato di Friuli, parte del loro regno d'Italia, così la penisola istriana rimase sotto l'influenza bizantina, mentre le tribù slave meridionali si stabilirono nell'est e nel nord.

Astolfo, re dei Longobardi dal 749, attaccò i territori bizantini in Italia e minacciò persino il papato a Roma, così papa Zaccaria strinse un'alleanza con Pipino il Breve, maestro di palazzo del regno franco, e legittimò la sua ascesa a re dei Franchi.

Nel 755 Pipino invase l'Italia e costrinse Astolfo a divenire vassallo del regno franco, e il figlio di Pipino Carlo Magno, nel 773/774, incorporò il regno italiano nell'impero carolingio.

Carlo Magno inizialmente incorporò la penisola istriana nel ducato del Friuli, parte del Regnum Italicorum retto dal figlio Pipino il breve, poi dal 776 governata da governanti franchi.

Il margraviato istriano emerse per la prima volta dopo la morte del duca Enrico del Friuli nell'assedio di Tersatto del 799 e fu affidato al conte franco Unfrido, che portava anche il titolo di dux Foroiulanus.

La marca carolingia originale si estendeva dalle Alpi Giulie e dall'altopiano del Carso fino al golfo del Quarnaro, con lo scopo di proteggere l'Italia dagli Avari, dagli Slavi e dai Magiari.

Nel primo decennio del IX secolo l'Istria fu governata dal duca Giovanni, governante dell'area secondo le antiche usanze bizantine, e aveva nove città, con a capo Trieste.

Dopo che il re Pipino aveva fatto vari tentativi per conquistare Venezia, Carlo Magno nell’812 riconobbe finalmente il controllo formale bizantino sulla città insieme all'Istria, almeno nella costa occidentale.

In seguito l'imperatore Ludovico il Pio nel  829Worms divise il ducato in quattro marche e l'Istria con la marca del Friuli fu governata da Aquileia dal margravio Eberardo e dai suoi discendenti della dinastia degli Unrochingi, poi entrò a far parte della Francia Media dopo il Trattato di Verdun dell'843, e assegnata al regno italiano dell'Imperatore Ludovico II nell'855.

Dopo che il re tedesco Ottone I fece una campagna nel nord Italia contro re Berengario II, nel 952 il Friuli fu unito alla marca di Verona.

Successivamente Ottone II separò la Carinzia dalla Baviera elevandola a ducato, conferendolo a Enrico il Giovane le marche bavaresi del sud-est, tra cui Verona, Istria, CarniolaStiria.

L'Istria e la marca di Carniola furono separate dal ducato carinziano nel 1040, quando entrambi furono conferiti al conte di Turingia Poppo I di Carniola, erede per matrimonio del margravio friulano Weriand.

I margravi di Carniola acquisirono i territori del nord-est della penisola, mentre la costa occidentale e meridionale furono occupate dalla Repubblica di Venezia.

Il re tedesco Enrico IV assegnò la marca rimanente al Patriarcato di Aquileia, mentre il titolo margraviale e i territori istriani furono conservati dalla Carniola.

Nel 1173 l'imperatore della dinastia Hohenstaufen Federico Barbarossa diede il feudo alla dinastia bavarese degli Andechs, unendo l'Istria al ducato di Merania e il Patriarcato d'Aquileia riconquistò l'Istria nel 1209, quando i margravi Andech vennero banditi a causa del coinvolgimento nell'assassinio del re Filippo di Svevia, figlio di Federico Barbarossa.

A metà del secolo la maggior parte della costa istriana fu conquistata da Venezia, e i patriarchi affidarono la parte interna della penisola al controllo dei conti di Gorizia.

Nel 1500 i territori di Gorizia furono ereditati dagli Asburgo.

L'Istria veneta venne poi annessa alla monarchia asburgica con il trattato di Campoformio del 1797, poi fu ceduta all'Impero austriaco da Napoleone con la pace di Presburgo del 1805, conferendola al Regno d'Italia.

Nel 1815 il territorio fu restituito dal Congresso di Vienna del 1815 all'Austria come parte del Regno di Illiria.

Dopo la spartizione del regno illirico nel 1849, il margraviato d'Istria divenne una suddivisione della terra della corona del Litorale austriaco, e ricevette una notevole autonomia come terra della corona a sé stante con l'istituzione della Dieta dell'Istria a Parenzo nel 1861.

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