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L'arte è emozione: Juan de Flandes Le Tentazioni di Gesù Cristo

  • Paola Montonati

juan flandes 1Il dipinto venne eseguito da Juan de Flandes nel 1500 ed è parte della pala con le Storie della vita di Gesù Cristo e di Maria Vergine, realizzato per la cappella privata della regina Isabella di Castiglia (1451 – 1504) nel Castello di Toro (Spagna).

Dopo la morte della regina, l’opera venne smontata e gli scomparti furono venduti all’asta, la maggior parte dei quali fu acquistata da Diego Flores per la governatrice dei Paesi bassi, Margherita d'Asburgo (1480 –1530), che li custodiva nel suo palazzo di Malinas (Belgio), dove nel 1520 furono visti dal pittore tedesco Albrech Dürer (1471 – 1528), che ne dette una dettagliata descrizione.

Alla morte di Margherita, nel 1530, la raccolta passò al nipote Carlo V d'Asburgo (1500 – 1558), il quale nel 1556 la riportò in Spagna, dove appare nell'inventario delle collezioni reali redatto nel 1600.

La pala era composta di quarantasei scomparti, oggi ne rimangono solamente ventisette, quindici dei quali sono conservati nel Palazzo Reale di Madrid, mentre le Tentazioni fanno parte delle collezioni della National Gallery of Art di Washington.

Nel dipinto sono descritte le tre tentazioni alle quali, secondo i Vangeli, fu sottoposto Gesù da parte del diavolo, al centro il diavolo, travestito da frate, offre a Gesù affamato un sasso, invitandolo a trasformarlo con un miracolo in pane, a destra, Gesù viene condotto dal diavolo sulla sommità del Tempio di Gerusalemme; qui Satana lo sfida a lanciarsi nel vuoto senza subire conseguenze con l’aiuto dei suoi angeli, mente a sinistra, in alto, Gesù è condotto dal demonio sulla vetta di una montagna, il quale gli offre il dominio sul mondo intero in cambio di un gesto di sottomissione.

Le scene sono raffigurate in un paesaggio verde e rigoglioso, in un'atmosfera molto delicata e limpida, realizzata con una ridotta varietà cromatica, che ricorda quella delle scene dipinte sui codici miniati.

L’autore

juan flandes 2Juan de Flandes nasce intorno al 1460 nelle Fiandre, probabilmente a Gand, dove ebbe la sua formazione sotto gli influssi della pittura di Joos Van Wassenhove e Hugo Van der Goes.

Di questo periodo si sa ben poco, così come anche dei suoi successivi 23 anni in Castiglia, infatti il suo nome compare soltanto nel 1496 sui registri dei conti della Regina spagnola Isabella di Castiglia, estimatrice della pittura fiamminga.

Durante questo periodo Juan de Flandes divenne un pittore di corte lavorando a una serie di ritratti per la famiglia reale di Spagna, oltre a immagini della vita di Cristo per la pala d'altare di San Giovanni Battista e il famoso Polittico di Isabella la Cattolica.

Alla morte della regina Isabella nel 1504 l'artista si dedicò a dipinti per la chiesa spagnola, soggiornando prima a Salamanca e poi a Valencia dove dipinse su commissione del vescovo e grande mecenate, Juan Rodríguez de Fonseca.

Gli fu poi commissionata la fine dei lavori per la decorazione dell’Altare di San Michele nella cattedrale vecchia, già iniziata da un altro pittore e uno dei primi esempi dello stile Plataresque. 

Il pittore riuscì a completare il lavoro poco prima di morire nel 1519.

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