Grandi marchi, grandi aziende: Ariston
Noto a Pavia per il suo negozio specializzato in riparazioni caldaie, in Strada Cà della Terrà, l’Ariston ha una storia che parte dalla figura del marchigiano Aristide Merloni…
Merloni era nato a Fabiano il 24 ottobre 1897, e frequentò l'Istituto Tecnico Industriale Statale Montani di Fermo fino a diplomarsi nel 1916, quando fu chiamato alle armi allo scoppio della prima guerra mondiale.
Nel 1919 Aristide iniziò a lavorare nel settore dell'impresa come disegnatore in uno stabilimento di Pinerolo e in dieci anni divenne il direttore generale dell’azienda.
Il suo principio ispiratore fu sempre la responsabilità sociale d'impresa e riteneva che lo sviluppo industriale e produttivo dovesse procedere per gradi, senza creare fratture nei modi e nelle abitudini di vita, nei valori e nelle tradizioni, ispirandosi a un solido presupposto del rispetto della persona.
Il 20 luglio 1930 Aristide avviò a Fabriano una piccola attività per la produzione di bilance, che nel 1933 prenderà la denominazione di Società Anonima Merloni Aristide.
Nel 1938 la dimensione della sua impresa divenne di una certa consistenza, al punto che il fatturato raggiungeva le 500.000 lire, un valore equiparabile a circa 400.000 euro e contava 70 dipendenti.
Con gli anni Cinquanta la Merloni era la prima azienda italiana nel settore della produzione di strumenti per pesare, la sua quota di mercato era del 40%.
Aristide Merloni fu eletto Sindaco di Fabriano nel 1951, fu riconfermato sindaco nel 1956 e contemporaneamente eletto al Consiglio provinciale di Ancona e due anni dopo fu eletto Senatore per la Democrazia Cristiana, confermato nel 1963 e nel 1968.
Nel 1963 fondò a Fabriano la Fondazione Aristide Merloni, Istituto per lo Sviluppo economico e sociale delle Marche e oggi organismo di ricerca e di studio e, quando l'Eni scoprì nella pianura padana giacimenti di metano, Merloni decise di iniziare la produzione di bombole per il gas liquefatto, unendo le sue forze con Enrico Mattei, presidente dell'Eni e anch’essi marchigiano.
La diversificazione, già chiave di successo di altre iniziative industriali italiane, divenne un ulteriore principio di Merloni, al punto che alla fine degli anni Cinquanta fu avviata la produzione di scaldabagni, quindi di fornelli smaltati a gas.
Per competere con i più agguerriti produttori di marchi come Zoppas, Candy, Triplex, Rex e Fargas, dal 1960 Merloni utilizzò il marchio Ariston, ispirato dal suo stesso nome.
Con il 1966 erano nati nell'area marchigiana sette stabilimenti Ariston, a Fabriano, Matelica, Albacina, Genga, Sassoferrato, Cerreto d'Esi e Borgo Tufico.
Alla morte del fondatore, avvenuta a Fabriano il 19 dicembre 1970 in un incidente stradale, l'azienda fu riorganizzata in tre unità autonome, Merloni Elettrodomestici con a capo Vittorio Merloni, Merloni Termosanitari, guidata da Francesco Merloni e il settore meccanico, gestito da Antonio Merloni.
All’inizio degli anni Ottanta Mts Group, già leader di mercato nel settore degli scaldacqua, fece il suo ingresso con il marchio Ariston nel settore del riscaldamento degli ambienti e iniziò la produzione di caldaie.
Nel 1985, la Merloni Elettrodomestici lanciò la lavatrice Margherita, primo elettrodomestico con un nome proprio femminile e divenne la sponsor della Juventus.
Con gli anni novanta Merloni Termosanitari aprì le prime filiali in Europa Orientale e Asia e il marchio Ariston divenne uno dei leader nel settore del riscaldamento dell’acqua e un importante protagonista in quello del riscaldamento degli ambienti.
Merloni Elettrodomestici nel 1995 lanciò la lavatrice Margherita Dialogic, primo elettrodomestico interamente digitale, dotato di 3 sensori fisici e 16 sensori virtuali.
Nel 2009 la Merloni Termosanitari cambiò nome in Ariston Thermo Group, affermandosi come uno tra i leader mondiale nel settore del comfort termico.
Con il 2011 il marchio Hotpoint sostituisce definitivamente quello di Ariston nel settore degli elettrodomestici, mentre il solo marchio Ariston continua la sua storia nel settore del comfort termico.