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Grandi marchi, grandi aziende: Alemagna

  • Paola Montonati

alemagnaUna delle industrie simbolo del Natale milanese, con il suo leggendario panettone…

L’Alemagna venne fondata a Melegnano, in provincia di Milano, da Gioacchino Alemagna nel 1921.

Pasticcere della provincia milanese, Gioacchino aprì negli anni VentiMilano il suo primo forno dolciario, per poi inaugurare nel 1925 una pasticceria, dove vendeva i suoi prodotti, molto apprezzati sotto Natale.

Nel 1933 ampliò la sua attività, sempre nel capoluogo lombardo, con una pasticceria adiacente a piazza del Duomo, che divenne uno dei locali alla moda della città negli anni prebellici, grazie alla produzione del panettone, ormai la più nota specialità dell’Alemagna.

In via Silva a Milano c’era un grosso stabilimento con più di trenta forni di cottura e 2000 dipendenti, nel dopoguerra Gioacchino cedette l'azienda al figlio Alberto, ritirandosi dall'attività.

Alberto negli anni Cinquanta s’impegnò a ingrandire l’attività paterna, rendendo celebre il marchio della ditta, il Duomo di Milano stilizzato, un chiaro legame dell’azienda col capoluogo lombardo. 

La pasticceria in Piazza del Duomo si consolidò come un punto di ritrovo dei milanesi e i panettoni Alemagna iniziarono a essere spediti in tutto il mondo con le caratteristiche scatole decorate con la A maiuscola. 

Il successo venne confermato con il noto manifesto della colomba bianca, nel periodo in cui stava sviluppandosi un altro celebre marchio, la Motta, grande rivale dell’Alemagna.

Gli anni del boom per Alemagna furono un momento di grandissima crescita, con una diversificazione del business, che andava dai gelati alle caramelle Charms, fino agli Autogrill Alemagna e il Carosello con lo spot “Alemagna... ullallà è una cuccagna!”

Con gli anni Settanta i prodotti dell’azienda dolciaria, anche se continuavano a essere amati dal grande pubblico, risentirono di una serie di profondi cambiamenti societari e finanziari e ciò spinse la proprietà a cedere il 50% del pacchetto azionario alla Sma, del gruppo Iri, che già aveva rilevato la rivale Motta. 

Dopo essere stata un marchio della multinazionale svizzera Nestlè, l’Alemagna fu ceduta nel 2009 alla Bauli, mentre la produzione brioches e pasticceria per i bar dal 2016 è di proprietà di Froneri, ereditato dalla precedente gestione della multinazionale svizzera al momento della cessione da parte di quest'ultima delle sue attività al gruppo inglese, nato da una joint venture tra R&R e Nestlé.

Nel 2007 i nipoti di Alberto Alemagna, Tancredi e Alberto, hanno fondato a Milano l’azienda T'a Milano, che produce cioccolato e alimenti di pasticceria basandosi ricettario storico Alemagna.

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