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Giuseppe Amisani, da Mede a Portofino

  • Paola Montonati

amisaniUn pittore che visse una vita ricca di viaggi, incontri, e soprattutto arte….

Giuseppe Amisani nacque a Mede il 7 dicembre 1879 da Giovanni Amisani, tabaccaio, e Marianna Gorea e, tra il 1895 e il 1899,  si recò a Milano, dove fu ospitato dallo scultore Felice Bialetti, e seguì i corsi del pittore Tallone attraverso una finestra, arrampicandosi su un'impalcatura di muratori.

Negli anni seguenti segui regolarmente i corsi di Brera, dove ebbe per maestri Bignami e Tallone e più volte fu costretto a rubare la candelina a una Madonna posta in un'edicola vicino a casa per poter studiare ed esercitarsi di notte.

Nel 1900 dipinse la Cleopatra Lussuriosa, il primo quadro che fece parlare di lui e tornò a Mede dove affrescò tra l'altro le chiese della Trinità del suo paese e della Confraternita a Candia Lomellina oltre a ritratti come Lo zio, Il Signor Inglese, Il Sig. Candia e L'Eroe, il primo vero ritratto che confermò lo stile di Amisani.

Il pittore nel 1908 vinse il premio Milius con L'Eroe e si recò a Parigi dove conobbe i maggiori pittori del suo tempo, nel 1912 vinse il premio Fumagalli con il ritratto di Lyda Borelli, la musa di Amisani, oggi alla Collezione Cini di Venezia.

Con questo ritratto il pittore tramandò con maestria quel periodo di esaltazione rappresentato dallo stile Liberty facendo rivivere il trasporto dell'estetismo dannunziano.

Tra il 1912 e 1913 si recò due volte in America del Sud dove ebbe un travolgente successo e a San Paolo la sua prima personale contava ben 104 quadri.

Con il ritratto del Presidente dello Stato di San Paolo del Brasile, Rodriguez, Alvez, con quelli dei ministri, e di molte signore della migliore società divenne il pittore più ricercato e tra il 1914 e 1924 continuò lo studio della figura femminile, oltre ai ritratti di Carducci, Mario Sammarco, il Poeta De Stefani, il Generale Gatti, l'attrice Camagni, il Generale Cadorna, la Principessa di Osteheim, Maria Melato, il Principe ereditario Umberto, la Principessa Maria, Papa Benedetto XV.

Nel 1924, chiamato dal re Fu’ad d'Egitto decorò il Palazzo di Ras-El-Tin, tra le luci, le controluci e le ombre dell'Egitto, del Cairo, dell'Algeria, del Marocco, simbolo della sua visione impressionistica.

Amisani ebbe uno studio a Londra e si recò in Olanda e in Spagna dove eseguì opere degne di attenzione, come i ritratti di Lord e Lady Chamberlain, l'attore Warkfield, il suo autoritratto, ora agli Uffizi, Marco Praga, il ritratto della Signorina Katia, quelli di nobili, di persone di alto rango, di principi e principesse.

Lavorò fino all'ultimo e morì e a Portofino nel 1941, colpito da un infarto durante una passeggiata con lo scrittore e caro amico Salvator Gotta.

Nel suo nome Mede ha fondato nel 1970 il Centro Amisani, dedito alla rivalutazione degli artisti medesi del Novecento. 

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