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Francesco Pianzola Il prete delle mondine lomelline

  • Paola Montonati

beato francesco pianzola 1Tra le risaie della Lomellina, nella prima metà del Novecento, visse e lavorò padre Francesco Pianzola, un uomo che dedicò tutto se stesso ad aiutare le comunità rurali della zona, oggi beato.

Francesco Pianzola nacque a Sartirana Lomellina il 5 ottobre 1881, primogenito di Luigi Pianzola e Teresa Moro, e fin da piccolo manifestò una profonda religiosità, oltre a un carattere riflessivo e serio, ma al tempo stesso tranquillo e spensierato.

Grazie all’aiuto spirituale del parroco locale, don Carlo Moretta, il 16 ottobre 1893, appena terminate le elementari, Francesco entrò nel Seminario diocesano, per poi, il 16 marzo 1907, essere ordinato sacerdote dal vescovo di Vigevano Pietro Berruti.

Dopo aver ricevuto da monsignor Berruti l’incarico di rettore del Santuario dell’Immacolata a Vigevano, don Francesco iniziò a lavorare all’idea di un’associazione di sacerdoti diocesani attiva nella predicazione al popolo e nell’educazione cristiana degli adolescenti.

Finalmente, l’8 dicembre 1908, il vescovo ufficializzò la nascita dei Padri Missionari Oblati dell’Immacolata, di cui facevano parte don Francesco e i suoi amici don Michele Gerosa e don Giovanni Balduzzi, che subito si dedicarono all’evangelizzazione delle zone rurali della Lomellina, promuovendo la fondazione di oratori e associazioni per i lavoratori locali.

Col tempo padre Pianzola decise di aiutare anche le ragazze e contadine lomelline, cosi nacque nel 1919 l’ordine delle Suore Missionarie, che aveva come sede una cascina a Mortara, nel quartiere detto Calabria, oggi conosciuta come la Casa Madre delle Suore Missionarie.

L’8 dicembre 1923 il vescovo Angelo Giacinto Scapardini approvò le regole delle Suore Missionarie, mentre i Padri Missionari Oblati, che ormai non condividevano più le idee di padre Pianzola, lo rinnegarono.

Don Pianzola, vedendo la situazione, decise di lasciare le sue Suore e andò a vivere dall’amico don Francesco Corsico a Sant’Angelo di Lomellina, non molto lontano da Mortara, ma nel 1932 poté tornare a vivere nella casa madre delle Suore Missionarie.

Ormai stanco e malato, morì il 4 giugno 1943 a Mortara, circondato dall’affetto di amici e delle sue suore.

Poco tempo dopo venne avviata la Causa di beatificazione dalla diocesi di Vigevano e, dopo molti anni, il 26 giugno 2006, papa Benedetto XVI annunciò la promulgazione di un decreto con cui padre Francesco Pianzola era dichiarato Venerabile.

L’attesa beatificazione avvenne il 4 ottobre 2008 nel duomo di Vigevano, alla presenza del cardinale José Saraiva Martins, Prefetto emerito della Congregazione delle Cause dei Santi, designato come delegato del papa alla cerimonia.

Oggi le spoglie del Beato Pianzola, che erano custodite nella cappella della Casa Madre delle Suore Missionarie a Mortara, dal 3 ottobre 2009 sono state trasferite in una nuova cappella, che si trova sempre presso la Casa madre.

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