Cinquant’anni di Tutto il calcio minuto per minuto
Da sempre il calcio è lo sport più seguito in Italia e un grande ruolo in tutto ciò lo ha giocato la radio, che ha dato voce a grandi eventi sportivi, grazie ai giornalisti che si sono avvicendati negli anni ai microfoni e alle cuffie raccontando eventi su eventi, dalle voci storiche di Ciotti o Provenzali o da quelle attuali come di Cucchi o Repice, in Tutto il calcio minuto per minuto, il simbolo della Rai sportiva radiofonica, che oggi compie cinquant’anni.
La storia di Tutto il Calcio Minuto per Minuto iniziò ufficialmente il 10 gennaio 1960, dopo la sperimentazione iniziata nel 1959 grazie a Guglielmo Moretti, giornalista sportivo di Bologna, che propose alla Rai un format usato in Francia nella trasmissione Sports et Musique, dove gli inviati commentavano le partite del campionato di rugby a 15.
Dall’esordio ufficiale del gennaio 1960 la trasmissione per 27 anni coprì soltanto i secondi tempi dei campi collegati, dato che, secondo la Lega Calcio, se si fosse data la copertura totale dei 90 minuti delle partite la gente non sarebbe più andata allo stadio.
Negli anni del boom le trasmissioni radiofoniche divennero un simbolo della domenica pomeriggio, con la radiolina portatile nella tasca del cappotto o della giacca e la cuffia attaccata all’orecchio, ascoltando i vari Ameri, Ciotti, Provenzali che commentavano i campi collegati con la trasmissione.
Una delle più celebri esclamazioni nel calcio italiano, “Clamoroso al Cibali!”, è stata attribuita a Sandro Ciotti, collegato da Catania per Catania – Inter 2 a 0 del 1961, causata dal fatto che nella partita di andata a Milano il Catania avesse perso 5 a 0 con ben 4 autoreti, e i rossoazzurri vennero definiti da Helenio Herrera “Una squadra di postelegrafonici”.
I catanesi non perdonarono l’offesa e, con quel 2 a 0 casalingo, bloccarono l’Inter lanciata verso lo Scudetto, che andò alla Juventus.
Tutto il calcio minuto per minuto è sempre andata in onda, coprendo la Serie A, B e occasionalmente la Serie C, escludendo eventuali scioperi dei giornalisti e i periodi di riposo estivo e invernale.
Negli anni Settanta e Ottanta, con l’assenza di una concorrenza televisiva, la trasmissione raggiunse lo share di 25 milioni di radioascoltatori, permettendo a mezza Italia di essere al Marassi, all’Olimpico o all’Artemio Franchi, con in mano la schedina del Totocalcio compilata, le cui partite in programma erano quelle coperte dalla storica voce di Provenzali.
Sono stati tre i casi eccezionali in cui la trasmissione deragliò dal suo schema abituale.
Il primo il 4 febbraio 2007, con il campionato sospeso per la morte dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti durante gli scontri dell’anticipo del 2 febbraio Catania – Palermo, dove alla trasmissione presero parte varie personalità sportive, lanciando appelli per sensibilizzare i tifosi a un comportamento più civile nelle curve.
Pochi mesi dopo, il 18 novembre 2007, con le Serie A ferma per le Nazionali e B e C sospese a causa della morte di Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso nella piazzola dell’autogrill di Badia al Pino, Tutto il Calcio Minuto per Minuto andò in onda coprendo nove partite della Serie D.
La serie D venne coperta anche il 6 gennaio 2008, in piena pausa natalizia, con Emanuele Dotto collegato da Cecina per commentare Cecina – Figline Valdarno.
L’ultimo caso avvenne il 10 ottobre 2009, con la Serie A ferma per la sosta delle Nazionali e la Serie B spostata la domenica, cosi la redazione radiocronache della Rai si occupò per la prima volta della radiocronaca di una partita del campionato di calcio femminile, con Antonio Monaco che raccontò le ragazze che giocavano in Lazio – Chiasiellis.
Ma Tutto il Calcio Minuto per Minuto ha unito tutta la penisola ogni domenica, arrivando indenne fino ad oggi, nonostante l’avvento delle pay-tv e le tante partite trasmesse in diretta in televisione.