Alberto Tomba Signore dello slalom
Nato il 19 dicembre 1966 a Bologna, Alberto Tomba è considerato uno dei più importanti sciatori italiani del Novecento, sempre sotto la luce dei riflettori, con un carattere spavaldo e talvolta irruente nelle interviste con i giornalisti.
Tomba vinceva grazie alla sua grinta e il suo coraggio da leone, qualche volta cadeva, ma poi si rialzava più forte di prima.
La sua carriera agonistica ebbe inizio nel 1983 a soli diciassette anni, quando gareggiò in Svezia con la squadra C2 in Coppa Europa, poi un anno dopo prese parte ai mondiali juniores americani, nella squadra C1, conquistando un quarto posto in slalom.
Nel Parallelo di Natale 1984, una manifestazione milanese che si tiene sulla montagnetta di San Siro, Tomba, che era nella squadra B, sorprese tutti battendo i grandi colleghi della squadra A.
Arrivato nella squadra A, il giovane sciatore partecipò nel 1985 alla sua prima gara di Coppa del Mondo, a Madonna di Campiglio, poi fu la volta di Kitzbuhel (Austria) nel 1986 e di Aare (Svezia) dove finì sesto nella gara vinta da quello che sarebbe stato uno dei suoi più grandi rivali, Pirmin Zurbriggen.
Alla fine del 1986 in Alta Badia Tomba ebbe il primo podio in Coppa del Mondo e nel 1987, ai mondiali di Crans Montana, conquistò una medaglia di bronzo.
Nella stagione seguente, dopo aver vinto 9 gare tra cui la sua prima grande vittoria in slalom speciale, Tomba finì primo anche nel gigante, arrivando davanti a Stenmark e salutando il pubblico con il braccio alzato prima ancora di tagliare il traguardo.
Con le Olimpiadi invernali di Calgary, nel 1988, Alberto vinse due ori, negli slalom gigante e speciale, un evento che portò la Rai a interrompere la trasmissione della serata finale del Festival di Sanremo per trasmettere l'ultima gara.
Ma, nonostante tante vittorie, quell’anno la Coppa del Mondo andò al grande rivale Pirmin Zurbriggen.
Nel 1989 Alberto decise di concentrarsi solo sulle gare di slalom speciale e gigante e fu solo nella stagione 1991/92 che fece il suo grande ritorno, vincendo 9 ori, 4 argenti e 2 bronzi e nelle Olimpiadi di Albertville ottenne l'oro in gigante, con secondo Marc Girardelli, e l'argento in slalom speciale.
Dopo che nel 1993 il Comitato Olimpico Internazionale decise di dividere le Olimpiadi estive da quelle invernali, fu nel 1994 a Lillehammer, in Norvegia, che Tomba conquistò un argento in speciale.
Un anno dopo e vent’anni dopo Gustav Thoeni, Tomba riportò in Italia la Coppa del Mondo, vincendo 11 gare e perdendo solo quelle in Giappone.
Nel 1996, ai Mondiali di Sierra Nevada, il grande campione vinse due ori e ai Mondiali italiani del Sestriere del 1997 arrivò terzo in slalom speciale.
Dopo una rovinosa caduta in gigante nel 1998, durante le Olimpiadi invernali a Nagano, in Giappone, Tomba prese la decisione di ritirarsi dallo sport.
Oggi Alberto Tomba si impegna in varie attività, infatti nel 2006 è stato un testimonial dei Giochi Olimpici invernali di Torino e nel 2014 divenne un commentatore di Sky Sport per i XXII Giochi olimpici invernali di Soči in Russia, oltre ad essere un socio fondatore dell'associazione Laureus per la promozione dell'attività sportiva contro il disagio sociale.