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Voghera Italian Memories

  • Paola Montonati

italian memories voghera 1Dal 6 febbraio al 4 marzo, alla Galleria Spazio 53 di Voghera, si potrà vistare la mostra fotografica di Gianni Maffi Italian memories, dedicata al lavoro di quest’autore poliedrico, impegnato su diversi fronti della ricerca fotografica, che nel suo recente lavoro Vedute italianeha delineato un colore parzialmente desaturato in bilico tra bianco e nero e colore che fa prevalere, a seconda del soggetto, l’uno o l’altro aspetto delle due scelte cromatiche della fotografia.

Questo strumento stilistico è stato usato dall’autore per Italian memories, un lavoro che raccoglie poco meno di una cinquantina di opere, selezionate tra paesaggi italiani in gran parte ripresi nelle più famose città italiane, con qualche deviazione su centri minori.

La potenza delle immagini del più recente lavoro di Maffi è, oltre alla compattezza stilistica che diventa un momento di forte connotazione, la sua consolidata maturità autoriale che gli permette di poter fotografare luoghi noti del paesaggio italiano, mettendo in risalto però gli aspetti meno noti, restituendo visivamente una particolare atmosfera, in bilico tra visione analitica e poetico interrogarsi sui segni del passato e su quelli delle trasformazioni in corso.

Nelle opere di questa selezione c’è spesso la figura umana, mostrata quasi sempre in campo lungo, come turisti, presi dal fascino dei luoghi o impegnati a fotografarli con i telefonini, ma sono anche residenti o gente di passaggio, che semplicemente fruiscono luoghi della loro quotidianità.

In tutti i casi queste persone acquisiscono, in atmosfere rarefatte e caratteristiche, una dimensione metafisica, dove la spontaneità del gesto si lega con la solennità o l’importanza del luogo.

I riferimenti formali alle esperienze storiche del paesaggio italiano degli ultimi decenni non possono che i soliti per Maffi, come gli echi profondi di Luigi Ghirri in certi scorci del Golfo di Napoli o di Mario Cresci per alcuni scorci urbani animati da stranianti passaggi di figure, o di Gabriele Basilicodove la struttura formale dell’inquadratura obbedisce a forti indicazioni geometriche, come nel caso della serie di fotografie dedicate alle attuali trasformazioni urbanistiche di Milano, anche se sono uniti in un progetto nuovo, intrigante e declinato in una struttura formale stilistica poco comune.

In tutto Italian memories c’è anche un’atmosfera di sospensione dei luoghi, come se perdessero la loro storica concretezza per essere luoghi dello spirito, dove la forza della descrizione, del dettaglio realistico, si stempera nella visione mentale, in un processo accentuato dalla desaturazione in cui il passaggio dalla sospensione dello spazio a quella del tempo testimonia il profondo valore di analisi e riflessione del fotografo.

Patrocinata dall’Assessorato alla Cultura, la mostra è accompagnata da un libro/catalogoa tiratura limitata, composto di 130 pagine e 72 immagini a colori, stampato su due diversi tipi di carta.

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