Palio del Ticino 2024
A Pavia domenica 9 giugno sarà il momento del Palio del Ticino, l’evento che segna l’inizio dell’estate.
Presso il castello torneranno i Visconti con il duca, la duchessa, ma anche tutta la loro corte, gli armigeri, gli sbandieratori e le cortigiane, per i bambini dalle 10 alle 18 sarà possibile vedere dal vivo come si viveva in epoca medievale.
Inoltre ci sarà la falconeria con i suoi 12 rapaci e lezioni didattiche, una tenda con tutte le armi che proteggevano i Visconti e non mancheranno dei laboratori della speziale ai quali potranno partecipare anche i più piccoli.
Il programma
Nel Duomo saranno benedetti il drappo e le società remiere che se lo contenderanno e, realizzato dall’artista pavese Nadia Buroni, lo stendardo raffigura il ponte coperto.
Dopo la partenza verso le 15 del pomeriggio il corteo storico dal castello raggiungerà Borgo Ticino, dove 7 società remiere si sfideranno con i barcé e in gare di tiro con l’arco, che saranno aperte dall’arciere vogherese Mauro Nespoli che vinto tre Olimpiadi e andrà alle gare di Parigi.
Se il campione si esibirà tirando da 70 metri, gli altri concorrenti partiranno da 25.
Come sempre si sfideranno nel Palio la Società Canottieri Ticino, il Circolo Culturale La Barcela, la Società Battellieri Colombo, il Club Vogatori Pavesi e l'Associazione Motonautica Pavese mentre le altre due, la Battellieri San Cristoforo e la Lega Navale Italiana rappresentano la Milano degli Sforza e la società che si può fregiare ufficialmente del Gran Pavese così come è oggi.
La storia del Palio
L’associazione del Palio nasce dalla volontà e dalla passione di un gruppo di amici, in rappresentanza delle sette storiche Associazioni pavesi, allo scopo di rinverdire usi, costumi e tradizioni mai dimenticate e valorizzare il Ticino, simbolo indiscusso della città.
Il Palio del Ticino, nato nel giugno del 2006, si ispira ad un avvenimento storico accaduto nel XV secolo, per la precisione nel giugno del 1431, quando il Duca di Milano era Filippo Maria, figlio di Caterina e di Gian Galeazzo Visconti.
C’era stato in quel periodo uno scontro tra la flotta di Filippo Maria Visconti, Signore di Milano, guidata da Pasino degli Eustachi, Pavese e Capitano Generale del Naviglio Ducale e della Darsena, e l'imponente flotta della Serenissima Repubblica di Venezia, comandata da Nicolò Travisano.
I navigli ducali, salpati da Pavia per prevenire un attacco alla città nei pressi di Cremona, incontrarono la flotta della Serenissima che, con un centinaio di navi cariche di soldati, risaliva il fiume proprio per assediare la città.
Il rientro a Pavia fu trionfale e i Pavesi imbandierarono le imbarcazioni con tutto ciò che di più vivace e colorato avevano a disposizione, comprese le divise degli ufficiali veneziani catturati, proprio da ciò derive il termine Gran Pavese, ancora oggi utilizzato per indicare le navi pavesate o da pavesare nei giorni di festa.
L’Associazione in quei giorni ha l’obiettivo di riprodurre con minuzia filologica gli abiti del periodo del 1400 alla corte del Duca Filippo Maria Visconti e, supportati dall’esito della ricerca del progetto Storicità, possono essere attuate tutte le fasi di corretta realizzazione degli abiti, partendo dall’attenta ricerca dei tessuti, fino al minuzioso processo di manifattura con crismi e metodi del periodo.
E’ poi avviato un laboratorio sartoriale in cui mettere in atto tutti i processi per la realizzazione degli abiti.
Data la complessità di ogni singolo capo e non da meno il dispendio economico per la materia prima, il numero degli abiti che ogni anno saranno realizzati può variare.
C’è anche un’opportunità di partecipazione attiva al Palio del Ticino per le scuole della città di Pavia, infatti le classi di 4° e 5° elementare realizzano degli elaborati grafici legati al tema del Palio, che sono esposti durante le due giornate dell’evento di giugno.