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Vigevano: rapporto natura- uomo come?

  • Paola Montonati

naturale 1Dal 18 marzo fino al 6 aprile, la Scuderia del Castello Sforzesco di Vigevano ospiterà la mostra “Naturale, artificiale, coltivato” che tramite una trentina di pannelli illustrerà a grandi e piccoli la storia del rapporto dell’uomo con la natura dalla preistoria fino ai giorni nostri.

Secondi gli ultimi studi, fu solo alla fine dell’ultima glaciazione, circa 12.000 anni fa, che l’uomo della preistoria, in quella zona che è situata tra il Fiume Giallo della Cina e in seguito anche in Mesopotamia, si accorse che la terra poteva essere coltivata per ricavare cibo da barattare e consumare nel corso dell’anno.

Fu cosi che, per la prima volta nella storia, l’umanità subì un cambiamento fondamentale, con l’uso domestico delle piante selvatiche, mentre l’uomo iniziava a dipendere dal cibo grazie alla maniera in cui lo coltivava, più che per l’uso della sola forza fisica.

Nel frattempo i gruppi davano vita ai primi villaggi, mentre aumentava la densità della popolazione, dando inizio alla civiltà per arrivare a quella che oggi conosciamo.

I pannelli della mostra racconteranno questo lungo cammino, dalle pianure della Mesopotamia, dove erano coltivati farro e grano, fino ad arrivare all’Europa dei nostri giorni, senza dimenticare la storia delle piante più note, come il riso e il pomodoro, che nel corso dei secoli hanno avuto una lunga evoluzione dal punto di vista culturale ed economico.

Alla fine del percorso ci sarà una sezione sulla storia dell’incremento demografico, dalla preistoria fino ad oggi, che secondo i recenti calcoli potrebbe arrivare a 7 – 9 miliardi d’individui nel 2050, ma come sarà possibile sfamare cosi tante persone se adesso già più di un miliardo soffre la fame e la denutrizione? Si dovrà aumentare la produttività del suolo, con gravi conseguenze per la terra?

Dopo la visita ci sarà una serie di laboratori didattici per i più piccoli.

La mostra sarà aperta fino al 29 marzo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 fino alle quattordici e dalle quindici alle diciassette, il sabato, la domenica e i festivi dalle dieci alle tredici e dalle quindici alle 17.30, mentre dal 30 marzo fino al 6 aprile sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 fino alle tredici e dalle quindici alle diciotto, il sabato, la domenica e i festivi dalle dieci alle tredici e dalle quindici alle 18.30.

L’ingresso è libero. 

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