Una mostra su Padre Costantino a Pavia
Era noto come Frate Sole, il bresciano Padre Costantino Ruggeri, frate francescano, pittore e scultore, ideatore e costruttore di chiese in tutto il mondo, come il Santuario della Madonna del Divino Amore a Roma, scomparso nel 2007 all'età di 81 anni, che fu protagonista, nel convento di Canepanova a Pavia, di una straordinaria testimonianza religiosa, spirituale e artistica.
Alla sua figura è dedicata una mostra che resterà aperta sino al 30 aprile al Piccolo Chiostro San Mauro, antico monastero benedettino restaurato di Pavia.
Infatti, il 21 marzo è stato festeggiato il primo anniversario della riapertura alla città di questo luogo storico per Pavia, adiacente alla basilica di San Salvatore, diventato un centro dedicato alla cultura, all'arte e alla solidarietà, che ha ospitato anche un master universitario, concerti, presentazioni di libri e rassegne artistiche.
Ora, per festeggiare il primo compleanno, è da non perdere la mostra con alcune delle prime realizzazioni artistiche di Padre Costantino Ruggeri, come arredi sacri, vetrate, bozzetti con studi e ricerche delle opere poi realizzate, anche alcuni quadri e una casula per sacerdoti.
La mostra, intitolata Le opere di Padre Costantino Ruggeri. Artista Francescano e Cantore della Bellezza" è visitabile dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, mentre le mattine saranno riservate alla visite delle scuole e dei gruppi organizzati.
Padre Costantino Ruggeri era nato ad Adro, in provincia di Brescia nel 1925 e compì gli studi classici nei conventi francescani di Saiano e di Sabbioncello e quelli teologici nel convento di Busto Arsizio, dove lavorò a un ciclo di affreschi.
Nel 1951 fu ordinato sacerdote nel Duomo di Milano dal Cardinal Schuster e dello stesso anno ci fu la sua prima personale alla Galleria San Fedele di Milano presentata da Mario Sironi, nel 1954 vinse il primo premio di pittura San Fedele e il terzo premio Marzotto.
Dal 1958 al 1962 frequentò l’Accademia di Brera e si diplomò in scultura con una tesi sui simboli epigrafici cristiani delle catacombe, oltre a conoscere nomi come Fontana, Dova, Capogrossi, Crippa, Le Corbusier e Alvar Aalto.
Nel 1959 stabilì il suo studio d’arte nel Convento di Canepanova in Pavia, dove proseguì nell’attività di pittore e scultore e si dedicò allo studio dello spazio sacro con il progetto di cappelle e la ricerca di nuove forme per l’arredo e la suppellettile sacra nonché dei paramenti sacri e delle vetrate artistiche in vetro antico soffiato legate in piombo.
Collaborò con alcuni architetti italiani, tra cui Figini e Pollini, Giò Ponti, Gardella, Castiglioni, Vaccaro, Gresleri, Trebbi e Nervi, per il progetto nuove chiese e affrontò. Cpm l’architetto Luigi Leoni, la realizzazione di una serie di progetti di architettura sacra.
Del 1977 è il suo primo progetto, la chiesa di Santa Maria della Gioia a Varese e nel 1986 venne incaricato dei lavori alla Cappella Feriale nel Duomo di Milano, realizzando gli elementi del nuovo spazio liturgico.
Nel 1987 fu incaricato di costruire il nuovo Santuario della Madonna del Divino Amore a Roma, consacrato il 4 luglio del 1999 da Papa Giovanni Paolo II e nel 1993 progettò, per la città di Yamaguchi in Giappone, il nuovo santuario di San Francesco Saverio, inaugurato il 29 aprile 1998.
Dal 1993 promosse, grazie alla Fondazione Frate Sole, la valorizzazione dell’arte sacra istituendo il premio quadriennale Frate Sole.
Alla fine del 2006 fu consacrata a Betlemme la nuova cappella della Theotokos accanto al Santuario della Grotta del Latte di cui Padre Sole aveva eseguito il restauro.
Il 24 giugno 2007, ad Adro, dove Padre Costantino era nato, venne inaugurata l’ultima sua opera raffigurante il volto della Franciacorta e, il giorno dopo, il frate artista mori all’ospedale di Merate, nei pressi del Convento di Sabbioncello.