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Sant’Agostino nell’arte ai Musei Civici di Pavia

  • Paola Montonati

santagostino arte paviaUn lato inedito della storia di Sant’Agostino rivive in una domenica di fine giugno presso i Musei Civici di Pavia

Nel contesto delle manifestazioni programmate nell'ambito della ricorrenza per i 1300 anni dall'arrivo delle spoglie di Sant'Agostino da Cagliari a Pavia nel VIII secolo D. C, il Comune di Pavia, con il contributo di Fondazione Cariplo, ha deciso di fare del castello visconteo e dei Musei Civici i grandi protagonisti dell'anno agostiniano.

Infatti domenica 25 giugno 2023 alle 16 comincerà un'interessante visita guidata che  porterà il pubblico a scoprire nella sala del Rivellino dei Musei civici la figura di Sant'Agostino nell'arte dall’Alto Medioevo fino al secondo Novecento.

Padre, Dottore e Santo della Chiesa Cattolica Agostino, nato a Ippona, oltre ad essere un sommo pensatore del primo millennio, ha esercitato un ruolo nelle arti figurative.

La visita ha lo scopo di mettere in rilievo il fascino eterno della grande pittura italiana, per un'occasione e un' esperienza di grande suggestione da non perdere.

L'arte e Sant'Agostino 

Noto per essere uno dei quattro dottori della Chiesa, Agostino nacque a Tagaste in Algeria nel 354, da padre pagano e madre cristiana, che divenne poi conosciuta come santa Monica, e crebbe come cristiano senza però ricevere il battesimo.

A Cartagine  Agostino studiò filosofia e si allontanò dalla fede ma, giunto a Milano per insegnare retorica fu influenzato da sant’Ambrogio e dopo un lungo travaglio interiore, raccontato nelle sua Confessioni, si convertì e nel 386 ricevette il battesimo.

Tornato in Africa nel 388 il santo visse un’esistenza quasi monastica impostata sullo studio. Nel 391 fu nominato sacerdote e dal 396 resse la diocesi di Ippona come vescovo, esercitando anche la funzione di giudice.

I suoi scritti principali sono il De Trinitate e il De Civitate Dei, dove racconta la storia del mondo da un punto di vista cattolico e filosofico, sempre però con un filo di speranza nei confronti dell’uomo e del suo animo.

Agostino morì il 28 agosto 430, mentre Ippona era assediata dai Vandali, che la saccheggiarono e la devastarono.

Oggi Agostino è il santo protettore degli stampatori e dei teologi, inoltre nei paesi di lingua tedesca era considerato guaritore delle malattie agli occhi, a causa di un  errata assonanza con Augen (occhio), vista come la radice del nome Agostino.

La visione più nota di sant'Agostino, illustrata dal Botticelli e da Rubens, lo raffigura vicino ad un bambino intento a svuotare il mare con una conchiglia e, quando Agostino gli chiede se ci sarebbe mai riuscito, il bambino rispose "Certo, prima che tu abbia capito l'essenza di Dio" e sparì, dimostrando di essere un angelo.

Agostino generalmente è rappresentato dal Medieovo con gli attributi vescovili, cioè piviale, mitria e pastorale, ma a volte sotto gli abiti può portare il saio nero del suo ordine.

Di solito il santo ha l’aspetto di un anziano, il più della volte con la barba corta e scura e, in quanto uomo colto e autore di libri,  tiene in mano un volume o è ritratto nell’atto di scriverlo, o in altri casi è  rappresentato seduto allo scrittoio con la penna in mano, mentre lo accompagna a volte la colomba dell’ispirazione divina.

Altri attributi di Agostino  possono essere il cuore di fuoco, simbolo del suo grande religioso, o il petto trafitto dalle frecce, visto come una metafora del rimorso per la vita dissipata condotta prima della conversione.

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