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San Valentino 2022: Mercatino enogastronomico di Morimondo

  • Paola Montonati

morimondo abbaziaFesteggiare la festa degli innamorati in uno dei luoghi più suggestivi di quella zona tra il Pavese e il Milanese, dove la cultura ha radici lontane che affondano nel Medioevo e nella cucina ed enogastronomia della Lombardia e del Piemonte…

Ormai tutto è pronto per il primo appuntamento del 2022 con il Mercatino Enogastronomico della Certosa a Morimondo, che si terrà domenica 13 febbraio, vigilia di San Valentino, in una trasferta alle porte di Milano per idee regalo ed eccellenze enogastronomiche a chilometro zero.

Non ci sarà solo il Mec ma anche il mercatino degli hobbisti a popolare la Corte dei Cistercensi di un paese annoverato tra i borghi più belli d’Italia.

Tutto comincerà alle 9 di domenica 13 febbraio per il farmers’ market della Certosa in trasferta alle porte di Milano presso la sede di una delle abbazie romaniche lombarde più suggestive, dalla storia antichissima.

Il giorno della vigilia di San Valentino la Corte dei Cistercensi si popolerà dell’artigianato degli hobbisti ed eccellenze enogastronomiche, tra queste ci saranno le Offelle di Parona, distillati, frutta, verdura, olio oliva, fichi d’India e olive della Trinacria.

E ancora dolcezze come miele, confetture e verdure sott’olio, cioccolato, formaggi dal canavese e dalla Valtellina, frutta secca e nocciole dal Piemonte, oltre a dell’ottimo vino.

Sarà anche una buona occasione per una gita fuori porta alla scoperta dell’Abbazia: proseguono le visite, previa esibizione del Green Pass, al Complesso monastico accompagnati da operatori alle 10:30, alle 15:00 e alle 15:30.

Le visite saranno a gruppi, solo su prenotazione e scrivendo a fondazione@abbaziamorimondo.it oppure chiamando lo 02 9496 1919.

Tra le attività in programma, inoltre, previa prenotazione e iscrizione on line, è previsto anche un Laboratorio di scrittura sulla calligrafia cistercense.

La storia di Morimondo

Ma come comincia la vicenda dell’antica abbazia di Morimondo?

La storia di Morimondo converge intorno alle vicende della sua abbazia e dei monaci dell’ordine dei Cistercensi che la fondarono, infatti, dopo esservi giunti nel 1134, dodici monaci del monastero di Morimond in Borgo

Sorta in un periodo successivo alla costruzione del monastero, per la precisione dal 1182, la basilica è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo.

La sua pianta rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da San Bernardo, che sono grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio della Lombardia e del Pavese.

L'esterno della chiesa in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi; la facciata presenta un taglio a capanna, il portale è preceduto da un pronao, cioè un porticato posto davanti alla chiesa, che fu aggiunto nel 1736.

Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi, mentre l'interno di forma basilicale è a tre navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare.

Entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche ed è degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522.

 

Davvero una bella proposta per una domenica diversa, tra arte e cultura e un pizzico di storia del Medioevo. 

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