Sagra della ciliegia 2023 a Bagnaria
Domenica 11 giugno a Bagnaria, nell’Oltrepò Pavese, l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la locale Pro Loco, organizza la Sagra della ciliegia, nata da un’intuizione del compianto Don Dario Sforzini e giunta alla 46° edizione, che verrà inaugurata alle 11 dal Sindaco Mattia Franza e alla presenza delle autorità.
La manifestazione si svolgerà nel capoluogo, in Piazza Aldo Moro, dove saranno presenti gli stand di prodotti tipici locali e, all’interno del mercato ortofrutticolo coperto, gli agricoltori locali esporranno e venderanno le ciliegie di loro produzione.
Il Comune di Bagnaria, legato all’Associazione Nazionale Città delle Ciliegie, ha nella coltivazione delle ciliegie una tradizione che si protrae da secoli e che ha reso il nome del Comune famoso anche nel contesto dell’ambito della Lombardia e di altre regioni.
Le qualità più diffuse del territorio sono il Durone Ferrovia Canada, il Durone tradizionale, il Durone di Spagna, il Durone di Moglie, il Durone di Vignola, la Bigarreau, e il Napoleon, reperibili nel Mercato Coperto Comunale inaugurato il 24 ottobre 1982 dall’Assessore regionale all’agricoltura Ernesto Vercesi, per la vendita diretta dei prodotti agricoli KM0, cioè dal produttore al consumatore.
Oltre al mercato di prodotti tipici locali, la Pro loco di Bagnaria servirà per il pranzo un menù con piatti della tradizione e del rinomato frutto, accompagnati da vino dell’Oltrepò Pavese e musica dal vivo nel pomeriggio.
Con questa manifestazione Bagnaria ho lo scopo di proseguire la valorizzazione del territorio, ponendo in primo piano le eccellenze agroalimentari che lo contraddistinguono come ciliegie, riso e vino, noti come i rappresentanti dei diversi ambiti che compongono la Provincia di Pavia, divisi rispettivamente in Valle Staffora, Oltrepò Pavese, Lomellina e Pavese.
Ai prodotti tipici della zona si accompagna anche la promozione e valorizzazione delle attrattive del territorio, siano esse parte del patrimonio storico, come il Borgo Medievale di Bagnaria e tutte le risorse naturalistiche come il Monte Vallassa di Guardamonte.
La storia e l'arte di Bagnaria
Il borgo di Bagnaria in antico era detto Balnearia per la presenza di alcune terme conosciute già dai romani e nel 1157 Federico Barbarossa la diede in feudo al Vescovo di Tortona che, a sua volta, ne investì i conti di Lavagna al punto che uno dei rami di questa famiglia prese il nome di Signori di Bagnaria.
Nel 1467 il duca di Milano Galeazzo Maria Sforza diede il borgo in feudo al nobile Busseti, ma successivamente Gian Galeazzo Sforza, duca di Milano, la concesse nel 1485 a Carlo Fieschi. L’imperatore Carlo V, che era successo agli Sforza nel ducato di Milano, confiscò il feudo ai Fieschi ribelli è lo donò nel 1548 ad Andrea Doria, membro della famiglia genovese che lo tenne sino al 1792.
Dell’antico fortilizio, su un promontorio nella parte più alta del paese, resta soltanto un rudere della torre, crollata in gran parte per il terremoto del 1828.
Il borgo, ad impianto medioevale, è composto da case in pietra, la chiesa parrocchiale dedicata a San Bartolomeo risalente all’epoca romanica con all’interno una pregevole balaustra dell’altare maggiore di marmi di vario colore e, sulla sinistra della chiesa, un edificio civile sul cui portale in pietra vi è un architrave recante lo stemma dei Malaspina, che era un ramo spinato.
Nella parte alta del paese si conserva parte dell’antica rocca e nei dintorni, alla frazione di Livelli, è di notevole interesse la chiesa di epoca medioevale e il borgo, oltre che da visitare il Santuario situato nella frazione di Coriola.