Pavia una mostra per Maria Corti
Per ricordare il centenario della nascita della studiosa, scrittrice e organizzatrice di cultura Maria Corti, che fu anche docente presso l’Università di Pavia, il Centro Manoscritti dell’Università di Pavia e la Fondazione Maria Corti in collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Pavia dall’8 al 31 ottobre proporranno nel Broletto di Pavia la mostra Maria Corti.
Il titolo della mostra è Le voci della scrittura, che tramite i materiali dell’archivio Corti, le immagini e gli audiovisivi racconteranno il rapporto tra l’attività critica e la scrittura narrativa della filologa milanese, con anche un itinerario tra le carte di alcuni autori italiani del Centro Manoscritti dell’Università di Pavia.
L’esposizione si dividerà in tre sezioni, che vedranno aspetti diversi dell’opera della Corti.
In quella sull’attività critica si racconterà di un saggio del 1961 sull’attribuzione del poemetto cinquecentesco Delfilo, che vide una lunga investigazione della Corti mediante i materiali d’archivio, con a contrappunto un video ispirato all’universo della detective story.
Nella seconda sezione si analizzeranno le opere più significative, come i romanzi Cantare nel buio, L’ora di tutti, Il ballo dei sapienti, Le pietre verbali, che fu al centro di una lunga operazione artigianale di copia e incolla, oltre che di una ricerca sulla lingua e sul contesto storico del Sessantotto pavese, con riviste e ciclostilati.
In una bacheca dedicata ai materiali del Fondo Davide Turconi dell’Università di Pavia, si potranno vedere elementi e aspetti del clima culturale del Sessantotto dal punto di vista cinematografico, italiano e non, mentre l’infografica Le due scritture illustrerà le pubblicazioni più importanti di Maria Corti.
Nella terza sezione ci saranno materiali del Centro Manoscritti, uno dei più importanti archivi letterari italiani del Novecento, con carte di Italo Calvino, Carlo Emilio Gadda e Gio Ponti e il video dell’intervista alla Corti realizzata nel 1997 per la trasmissione RAI I fanatici del libro, oltre a manoscritti e dattiloscritti donati al Centro da poeti e scrittori come Eugenio Montale, Romano Bilenchi, Mario Luzi, Paolo Volponi e Alda Merini, mentre alla fine l’infografica Rapporti darà un’immagine della fitta rete di relazioni nazionali e internazionali della studiosa.
A integrare il percorso della mostra ci sarà un itinerario multimediale, curato da Paolo Lipari e Federica Villa, che farà da contrappunto visivo ai contenuti, mentre la videoinstallazione finale Pagine vive, avvicinerà il pubblico al pensiero creativo della scrittrice su il suo romanzo più noto L’ora di tutti.
La mostra sarà aperta da martedì a venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.