Pavia – Jinan. Tale of two cities
Durante la settima Biennale Internazionale di fotografia, avvenuta nell’autunno 2018 alla Shandong University of Art & Design e al Museo d’Arte di Jinan, in Cina, la Commissione presieduta da Zeng Yi ha dedicato una mostra a un maestro europeo.
Questa mostra era sul pavese Guglielmo Chiolini, fotografo che ha narrato 80 anni di vita cittadina e italiana del secolo scorso, così Susanna Zatti e Roberta Manara hanno scelto e commentato una cinquantina d’immagini dall’Archivio Chiolini, che il Comune ha comprato nel 2009 con un contributo della Cariplo, con vari aspetti del paesaggio, dei monumenti, della società e delle tradizioni pavesi nel periodo 1920 - 1940.
Per raccontare meglio Pavia e il suo volto passato e presente, l’esposizione pensata per la Cina, intitolata Timelapse Pavia. Vecchi e nuovi sguardi sulla città, è stata integrata con gli scatti del fotografo Roberto Figazzolo, che ha ricalcato il suo celebre predecessore e ha dato la sua lettura della città contemporanea.
La mostra, adesso riproposta dal Settore Cultura, Istruzione e Politiche Giovanili del Comune di Pavia nello spazio SID del Broletto, mette a confronto Pavia e il suo territorio vista da Chiolini con la Pavia vista da Figazzolo, con due diverse sensibilità e punti di vista degli autori, oltre che diversi mezzi tecnici.
Chiolini attraverso le sue immagini narrava un mondo di perfezione, di stabilità, dove tutto era ordinato, dalle architetture geometriche alle rigide gerarchie sociali, con una tecnica molto controllata, inquadrature nitide, una luce forte e corretta attraverso il banco ottico.
Figazzolo ha un’immagine provvisoria della città, in continuo movimento e di trasformazione, di mescolamento delle persone, di scomposizione degli elementi architettonici, d’imperfezioni, grazie ad un obiettivo veloce e un diaframma aperto, con luci radenti che accarezzano i contorni delle cose.
Parallelamente, il China International Photography Biennale, basandosi sempre sulle immagini di Guglielmo Chiolini messe a disposizione dai Musei pavesi, ha effettuato una ricerca negli archivi fotografici cinesi e ha trovato delle vecchie fotografie di Jinan, tra la fine del XIX secolo e il 1940, e le ha messe a confronto, per vedere le corrispondenze iconografiche ed estetiche.
Da li nasce la mostra A historical dialogue, anch’essa riproposta allo Spazio Immagine Design, in concomitanza con la mostra del maestro Zeng Yi al Castello Visconteo.
Le immagini tratte dagli archivi storici cinesi hanno vari soggetti, come i ponti, i traghetti, le barche sul fiume Giallo, i professori e gli studenti nell’Università, le lavandaie, i paesaggi di montagna, i gruppi di orfani, le giovani donne con vesti tradizionali, il traffico cittadino, la falegnameria, mostrano curiose corrispondenze con la realtà italiana, a distanza di 8.000 chilometri.
La mostra sarà inaugurata sabato 16 marzo alle 18 e sarà aperta giovedì e venerdì dalle 16 alle 19 e sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, fino al 7 aprile.
L’ingresso sarà libero.