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Pavia I 100 Giri d’Italia

  • Paola Montonati

100 giri pavia 1Nel 2017 si celebra un'importante ricorrenza sportiva, quella per i 100 Giri d'Italia, una manifestazione sportiva che Dino Buzzati definì “una delle ultime città della fantasia, un caposaldo del romanticismo, assediato dalle squallide forze del progresso e che rifiuta di arrendersi”.

La manifestazione è anche un viaggio tra geografia e storia, un itinerario nella bellezza, con 198 ragazzi di tutti i continenti e di tutte le religioni che si sfidano per la maglia rosa.

Di quest’argomento parlerà Claudio Gregori, giornalista della Gazzetta dello sport, venerdì 7 aprile alle 16 presso la Casa degli Eustachi, al numero 6 di Via Porta Pertusi a Pavia.

Fu nel 1909 che a notte fonda, da Milano, partì la prima tappa del primo giro d’Italia che terminò a Bologna 14 ore dopo, per 307 chilometri

Allora il Garibaldi, il libro-vademecum che riporta planimetrie, altimetrie e logistica della corsa rosa, era edito dal Touring club italiano e aveva in copertina il primo sponsor, cioè la Velocipedi Atala, che partecipò a quel primo Giro con una sua squadra, e vinse con Ganna.

Le ultime cinque pagine del primo Garibaldi riportavano le foto, con divise, berretti, volti, pettinature e baffi a manubrio, dei partecipanti.

Erano 166 gli iscritti al giro e solo 127 al via.

Nella notte tra martedì 12 e mercoledì 13 maggio 1909, per la partenza della prima tappa del Giro, la gente invase piazzale Loreto con un’ansia unica, infatti, il ciclismo era lo sport popolare per eccellenza.

Alcuni dei corridori avevano dormito in albergo, altri in un fienile e altri ancora arrivano in bici da casa, tra cui il ferrarese Giovanni Cervi.

Il più atteso era Giovanni Gerbi, detto il Diavolo Rosso, ma anche Ganna, vincitore della Sanremo, ebbe molto sostegno.

Erano solo otto le auto al seguito e una soltanto per i giornalisti.

Dopo un chilometro e mezzo, Gerbi cadde e ruppe la sua bici e dovette correre in officina, svegliare il meccanico Bianchi e ripartire tre ore dopo gli altri.

Alle 8,42 a Verona il celebre Petit Breton, caduto e con una lussazione alla spalla, era già molto lontano, mentre Gerbi passò con 4 ore di distacco.

Quando si arrivò a Bologna, il cielo era nuvoloso all'ingresso dell'ippodromo Zeppoli e ormai pioveva  a dirotto.

Il romano Dario Beni anticipò Mario Pesce, Galletti e Ganna, concludendo la prima tappa del primo Giro d’Italia.

Dopo altre 7 tappe, il Giro terminò a Milano il 30 maggio e la classifica a punti fu vinta da Ganna, davanti a Galletti e Rossignoli.

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