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Palio del Ticino 2022 a Pavia

  • Paola Montonati

palio ticino 2022Dopo due anni di stop forzato a Pavia fa il suo ritorno il Palio del Ticino, giunto alla sedicesima edizione, che tra fine maggio e la prima metà di giugno anima le vie e i monumenti della città, accompagnando Pavia e i suoi visitatori in un viaggio nel Rinascimento.

A organizzare il Palio sono  le cinque squadre che sono il simbolo della tradizione del remo pavese, la Società Canottieri Ticino, il Circolo Culturale La Barcela, la Società Battellieri Colombo, il Club Vogatori Pavesi e l'Associazione Motonautica.

Gli equipaggi misti di queste squadre si contenderanno il drappo del Palio 2022, realizzato dall’artista pavese Davide Ferro, nel pomeriggio di domenica 12 giugno.

Da martedì 31 maggio in piazza Vittoria verranno esposti i drappi delle precedenti edizioni, sabato 4 dalle 19.30 il ponte coperto ospiterà la cena del Palio e una settimana dopo l’araldo annuncerà l’apertura.

Domenica 12 dalle 10 nel cortile del Castello ci sarà il fascino dell’atmosfera medioevale e nel pomeriggio, dopo la sfilata in costumi d’epoca, ci sarà la gara.

La storia del Palio del Ticino

L’ associazione del Palio nasce dalla volontà e dalla passione di un gruppo di amici, in rappresentanza delle sette storiche Associazioni pavesi, allo scopo di rinverdire usi, costumi e tradizioni mai dimenticate e valorizzare il Ticino, simbolo indiscusso della città.

Il Palio del Ticino, nato nel giugno del 2006, si ispira ad un avvenimento storico accaduto nel XV secolo, per la precisione nel giugno del 1431, quando il Duca di Milano era Filippo Maria, figlio di Caterina e di Gian Galeazzo Visconti.

C’era stato in quel periodo uno scontro tra la flotta di Filippo Maria Visconti, Signore di Milano, guidata da Pasino degli Eustachi, Pavese e Capitano Generale del Naviglio Ducale e della Darsena, e l'imponente flotta della Serenissima Repubblica di Venezia, comandata da Nicolò Travisano.

I navigli ducali, salpati da Pavia per prevenire un attacco alla città nei pressi di Cremona, incontrarono la flotta della Serenissima che, con un centinaio di navi cariche di soldati, risaliva il fiume proprio per assediare la città.

Il rientro a Pavia fu trionfale e i Pavesi imbandierarono le imbarcazioni con tutto ciò che di più vivace e colorato avevano a disposizione, comprese le divise degli ufficiali veneziani catturati, proprio da ciò derive il termine  Gran Pavese, ancora oggi utilizzato per indicare le navi pavesate  o da pavesare nei giorni di festa.

L’Associazione in quei giorni ha l’obiettivo di riprodurre con minuzia filologica gli abiti del periodo del 1400 alla corte del Duca Filippo Maria Visconti e, supportati dall’esito della ricerca del progetto Storicità, possono essere attuate tutte le fasi di corretta realizzazione degli abiti, partendo dall’attenta ricerca dei tessuti, fino al minuzioso processo di manifattura con crismi e metodi del periodo.

Sarà poi avviato un laboratorio sartoriale in cui mettere in atto tutti i processi per la realizzazione degli abiti.

Data la complessità realizzativa di ogni singolo capo e non da meno il dispendio economico per la materia prima, il numero degli abiti che ogni anno saranno realizzati può variare.

C’è anche un’opportunità di partecipazione attiva al Palio del Ticino per le scuole della città di Pavia, infatti le classi di 4° e 5° elementare realizzano degli elaborati grafici legati al tema del Palio, che sono esposti durante le due giornate dell’evento di giugno.

 

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