Il mondo di Poggi a Pavia
Il Comune di Pavia e l'Assessorato alla cultura, musei, eventi e marketing territoriale insieme all'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Pavia, in collaborazione con fabbricapoggi, fino al 30 settembre presso i Musei Civici di Pavia presentano la mostra Il mondo di Poggi - L'officina del design e delle arti, retrospettiva dedicata alla figura del pavese Roberto Poggi (1924-2020) e al suo ruolo nella storia del design italiano.
Per oltre sessant'anni, con i suoi operai, Poggi ha realizzato numerosi arredi considerati icone del design industriale e presenti nelle collezioni di musei internazionali.
La storia dei Poggi
L’azienda Poggi ha la sue origini quando Roberto e il fratello Ezio ebbero, dopo la fine selle seconda guerra mondiale, il compito di gestire la bottega del padre, situata in centro a Pavia, prima in piazza del Municipio e poi in via Alboino.
Alla fine degli anni Quaranta Giuseppe Pirovano, maestro di sci e abile alpinista, sposò Giuliana Boerchio, proprietaria della Provincia Pavese, e i due progettarono la costruzione di un rifugio a Cervinia.
Il progetto fu affidato a uno dei migliori architetti del momento, Franco Albini e divenne fondamentale della storia dell’architettura recente italiana, quando si decise di far lavorare il legno ai due artigiani di Pavia, i Poggi.
Per i fratelli fu la svolta, infatti lavorando a fianco di Albini non furono dei meri realizzatori dei disegni, ma vi unirono precisione e fantasia.
Se Roberto Poggi lavorava in bottega, frequentò con gli anni i circoli culturali di Milano, le gallerie d’arte di tendenza, artisti, gli intellettuali del bar Jamaica.
Con Albini nacquero dalla bottega dei Poggi mobili ancora oggi apprezzati e per quasi vent’anni l’architetto progetto solo per Poggi e divenne famosissimo, lavorando al design della prima rete metropolitana di Milano.
Nel 1962 in un incidente in auto Roberto Poggi perse il fratello Ezio appena 34enne e a metà degli anni Sessanta chiuse la collaborazione esclusiva con Albini e aprì la sua fabbrica ad altri grandi designer come Vico Magistretti, Marco Zanuso e Achille Castiglioni.
Roberto Poggi ha lavorato fin dopo gli ottant’ anni di età, con come fedele collaboratrice Romana Cattaneo.
Cosa vedere nella mostra
La mostra, a cura di Roberto Dulio, Fabio Marino e Stefano Andrea Poli, docenti al Politecnico di Milano, si snoda in un percorso che presenta al pubblico lìattività di Poggi e il suo ruolo determinante nel dialogo con differenti generazioni di architetti e designer, tra disegni, fotografie d'epoca, prototipi e arredi realizzati, oltre a un documentario diretto da Valeria Parisi dove lo stesso Poggi ripercorrere la sua storia.
Ai materiali d'archivio si affiancano alcuni dipinti collezionati da Roberto Poggi, opere come di Mauro Reggiani, Gianni Dova, Roberto Crippa, Paolo Scheggi, che testimoniano la raffinata sensibilità artistica che guidò uno dei padri fondatori dell'Italian Design.
La mostra è anche l’occasione per presentare il progetto vincitore del Concorso di Idee per architetti under 35 - Il mondo di Poggi, nata dalla collaborazione tra l'Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Pavia e Cassina, l’azienda di design che attualmente continua la produzione di alcuni dei pezzi storici disegnati da Franco Albini.
Il concorso, lanciato lo scorso anno e rivolto alle giovani generazioni di designer, ha chiesto di progettare una seduta ispirata alla filosofia di Albini, che collaborò con Poggi.
Orari della mostra: tutti i giorni, escluso il martedì, dalle 10:00 alle 18:00
Biglietti d’ingresso: € 5,00