Milano Wine Week dal 6 al 13 ottobre. L'Oltrepò in vetrina da protagonista.
E' stata presentata, questa mattina 12 settembre, a Milano, alla presenza dell'assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, la seconda edizione di Milano Wine Week, in programma dal 6 al 13 ottobre.
La Milano Wine Week è più di un semplice evento o manifestazione, è un progetto ambizioso che mira a entrare a pieno titolo nel calendario delle grandi settimane tematiche milanesi. La prima edizione ha raggiunto notevoli traguardi con una partecipazione di circa 150.000 persone e più di 200 locali coinvolti. Con un programma ancor più ricco e intenso di appuntamenti, la settimana del vino torna nel capoluogo lombardo dal 6 al 13 ottobre 2019.
Via Eustachi per l’occasione ospita il consorzio dell’Oltrepò Pavese: dal calice di benvenuto a quello abbinato a un piatto, i locali della zona raccontano la storia di un territorio antico e combattuto attraverso eventi e menù creati ad hoc per ogni tipo di palato.
L’Oltrepò Pavese, il cui nome deriva dalla peculiarità di trovarsi a sud del fiume Po, è la punta della Regione Lombardia che s’insinua fra l‘Emilia e il Piemonte e la Liguria, in provincia di Pavia. Con circa 13.500 ettari vitati, non solo è una delle più grandi aree d’Italia ma è anche quella con la maggior superficie coltivata a Pinot nero.
Il consorzio ha un’ultracentenaria vocazione vitivinicola ed è lieto di presentartela attraverso tutte le sue eccellenze. Via Eustachi si prepara ad accogliere tutti gli esperti del settore ed enoappassionati attraverso degustazioni, aperitivi e tanto altro.
"Dopo appena un anno, e l'edizione 'zero', con 'Milano Wine Week' abbiamo visto la capacità di coinvolgimento della città e di tutto il mondo del vino lombardo e italiano - ha detto l'assessore Rolfi nel corso del suo intervento - Come Regione siamo soddisfatti, mancava un evento del genere. Accanto alla tradizione zootecnica siamo cresciuti in qualità e quantità nella vocazione vitivinicola. Alla Lombardia serviva un grande evento dedicato al vino".
Una manifestazione molto articolata, un notevole lavoro di squadra tra produttori, associazioni di categoria, imprenditori per fare del capoluogo un grande palcoscenico del vino. Oltre 300 appuntamenti e 6 wine district, dedicati ai territori, sparsi per la città. Un palinsesto di otto giorni, con eventi e appuntamenti, seminari, lanci di nuove etichette, aperitivi, cene e walk-around tasting.
"Mancava un evento che parlasse di questo mondo - ha aggiunto Rolfi -: non un appuntamento fieristico ma, piuttosto, un evento profondamente legato e innervato alla città, che parlasse un linguaggio giovane e internazionale. Milano resta la vetrina internazionale per eccellenza: vogliamo investire molto sul vino, perché così raccontiamo un territorio, una storia, facciamo turismo e ci consolidiamo come meta attrattiva per eccellenza".
Tra le novità dell'edizione 2019 vanno segnalati i Wine tour, itinerari che collegheranno palazzo Bovara, sede della manifestazione a Milano, con i territori vinicoli situati a un raggio di percorrenza inferiore alle due ore dalla città, e il Wine Generation Forum, momento d’incontri tra produttori, manager, consulenti, tecnici e somministratori nati tra gli anni 80 e 90 per costruire il Manifesto con cui fornire risposte adeguate alle nuove generazioni di consumo.
Il quartiere Brera / Garibaldi / Solferino sarà appannaggio del Franciacorta, mentre il distretto Eustachi, tra Città Studi e Buenos Aires sarà dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. La zona di Porta Nuova sarà invece brandizzata dal Consorzio Prosecco DOCG, Porta Venezia ospiterà le iniziative del Consorzio delle DOC del Friuli Venezia Giulia, il quartiere Isola sarà il regno della Regione Sardegna, infine, il Consorzio dell’Asti DOCG presidierà l’area dell’Arco della Pace e Corso Sempione.
"Il vino - ha concluso Rolfi - ha questa valenza: promuovendolo e raccontandolo, riusciamo al meglio a far conoscere l'agroalimentare. Modalità comunicative che cresceranno sempre di più nei prossimi anni. Vogliamo che la Lombardia, e Milano, vetrina straordinaria per la sua visibilità internazionale, siano sempre più capitale del vino".