Milano ricorda la poesia di Alda Merini
A dieci anni dalla morte della poetessa Alda Merini Milano le rende omaggio con una serie d’iniziative, come l'intitolazione alla poetessa, il 6 novembre, del Ponte sul Naviglio Grande nei pressi della sua abitazione in Ripa di Porta Ticinese angolo via Corsico.
Inoltre nel giorno dell'anniversario della morte, l'1 novembre, la Casa delle Arti-Spazio Alda Merini organizza l'inaugurazione di Alda: tratti e ritratti, un’esposizione collettiva di opere pittoriche e scultorie a lei dedicate, un reading e una fiaccolata poetica fino al Ponte sul Naviglio, luogo simbolo della sua poesia.
Alda Merini, nacque a Milano il 21 marzo 1931, e frequentò le scuole professionali all'Istituto Laura Solera Mantegazza, oltre a dedicare molto tempo allo studio del pianoforte.
Spinta da Giacinto Spagnoletti, suo scopritore, fece il suo debutto come autrice a quindici anni e nel 1950 nell’Antologia della poesia italiana 1909-1949 compaiono le poesie Il gobbo e Luce.
Nel 1947 fu internata per un mese all'ospedale psichiatrico di Villa Turno, per poi frequentare per lavoro ma anche per amicizia Salvatore Quasimodo.
Alda sposò Ettore Carniti, proprietario di alcune panetterie di Milano, nel 1953.
La poetessa fu poi internata al Paolo Pini fino al 1972, per poi tornare a scrivere con testi intensi e drammatici che raccontano le sue esperienze al manicomio, raccolti in La Terra Santa, pubblicato da Scheiwiller nel 1984.
Nel 1981 mori il marito e, rimasta sola, la Merini diede in affitto una camera della sua abitazione al pittore Charles e fece amicizia con il poeta Michele Pierre che, nel difficile periodo del ritorno nel mondo letterario, aveva dimostrato vari apprezzamenti sui suoi lavori.
I due si sposarono nel 1983 e Alda si trasferì a Taranto dove rimase per tre anni.
Tornata a Milano nel 1986 la poetessa si mise in terapia con la dottoressa Marcella Rizzo alla quale dedicò più di un lavoro, mentre diverse pubblicazioni consolideranno il ritorno sulla scena letteraria della scrittrice.
Nel 1993 ricette il Premio Librex-Guggenheim Eugenio Montale per la Poesia, come altri grandi letterati contemporanei tra cui Giorgio Caproni, Attilio Bertolucci, Mario Luzi, Andrea Zanzotto e Franco Fortini.
Nel febbraio 2004 Alda fu ricoverata all'Ospedale San Paolo di Milano per problemi di salute e un amico della scrittrice chiese aiuto economico con un appello che le fece ricevere da tutta Italia e-mail a suo sostegno.
Il suo ultimo lavoro usci nel 2006, con il noir La nera novella (Rizzoli).
Alda Merini morì a Milano il 1 novembre 2009 nel reparto di oncologia dell'ospedale San Paolo a causa di un tumore osseo.